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Il Feyenoord e la sfortuna fermano la Roma, si fa male Dybala

Paulo Dybala

Come contro il Salisburgo, la Roma perde per 1-0 l’andata di un turno ad eliminazione diretta dell’Europa League. Così tra una settimana all’Olimpico dovrà vincere contro il Feyenoord con due reti di scarto come fece contro gli austriaci figli della Red Bull. Al De Kuip di Rotterdam i fischi sono molti per la squadra che, il 25 maggio scorso, battè gli olandesi nella finale di Conference League, ma l’atmosfera non è rovente per il divieto di trasferta per i tifosi giallorossi: lo stesso varrà per quelli del Feyenoord al ritorno, sperando che non succedano fatti come quelli che, a Napoli, hanno visto protagonisti i sostenitori dell’Eintracht, arrivati in buon numero a sfidare i divieti. Giova ricordare che, per fatti successi in Coppa e campionato il governo olandese sta prendendo in considerazione l’ipotesi di far giocare i biancorossi sempre a porte chiuse.

Intanto a complicare la vita alla Roma ci si mettono il capitano Lorenzo Pellegrini che, al 43’ pt, colpisce il palo sul calcio di rigore che avrebbe potuto dare il vantaggio ai suoi, concesso per un ‘manì olandese in area, e la sfortuna che priva José Mourinho di Paulo Dybala dopo soli 25 minuti. Al suo posto entra El Shaarawy, che si dà un gran da fare e cerca di rendersi pericoloso in ogni modo, risultando uno dei migliori, ma la classe del n.21 argentino è un’altra cosa. Ma non è tutto, perché la sorte avversa colpisce la Roma anche quando Ibanez, su azione da calcio d’angolo, spedisce verso la rete degli olandesi, Idrissi respinge da dentro la porta e, come evidenzia la goal line technology, il pallone non varca del tutto la linea. Nel finale, dopo che Mou ha perso per infortunio (alla spalla destra) anche Abraham, il subentrato Wijnaldum, ex e tuttora tifoso del Feyenoord, sfiora il gol con una bella conclusione da fuori.

Insomma, la Roma il pareggio lo avrebbe meritato ma non c’è stato niente da fare e bisognerà puntare tutto sulla gara di ritorno, stando attenti a non farsi infilare da questa squadra al primo posto del campionato olandese fatta di gente che corre molto ed è ben orchestrata da quel Kocku che Francesco Totti avrebbe voluto portare a Trigoria.

La rete vincente del Feyenoord, entrato in campo nella ripresa con un piglio diverso, arriva al 9’ st, quando Idrissi salta secco Zalewski sulla corsia, centrando per l’accorrente Wieffer che, al limite dell’area, schiaccia il destro mandandolo all’angolino. A ingannare Rui Patricio è un doppio rimbalzo del pallone, il secondo proprio davanti alla porta, che rende imparabile la conclusione del giocatore 23enne, il quale di recente ha esordito nella nazionale olandese. Poi El Shaarawy manca la conclusione su invito di Spinazzola, dall’altra parte si rende pericoloso Kokcu, quindi è di nuovo il Faraone a impegnare Bijlow. Adesso appuntamento il 20 in un Olimpico già sold out che dovrà dare la spinta decisiva alla squadra di casa. José Mourinho, recentemente incoronato imperatore della Roma anche dallo street artist alla moda TvBoy, ci crede, e la gente con lui.

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