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Il Torino sfata il tabù Firenze dopo 46 anni, il Verona vince e spera

Aleksey Miranchuk ha deciso la sfida con i Viola

Dopo quattro turni di astinenza il Torino torna a sorridere battendo a domicilio la Fiorentina e centrando il primo successo del nuovo anno. E soprattutto sfata il tabù Franchi dopo 46 anni. A Firenze finisce 1-0 grazie al sigillo di Miranchuk nel corso del primo tempo: la squadra di Juric sale così a 26 punti in classifica, staccando proprio gli uomini di Italiano, alla seconda sconfitta consecutiva, che restano fermi a quota 23. Dopo una dozzina di minuti dal fischio d’inizio arriva il primo episodio della serata: Vlasic lancia splendidamente Seck tra le linee, il senegalese si presenta davanti a Terracciano e lo batte con il mancino, ma la sua rete viene annullata per un fuorigioco millimetrico. Al 22’ Seck prova a rifarsi liberandosi ancora per una conclusione mancina, stavolta però è la traversa a dirgli di no negandogli un altro gol. I granata continuano a giocare meglio, con personalità ed intraprendenza, creando un’altra ottima occasione con il sinistro di Singo respinto da Terracciano, sulla cui ribattuta Vlasic non trova il tap-in vincente. La reazione viola arriva a ridosso della mezz’ora con Kouame, che tenta la girata al volo su cross di Biraghi trovando l’opposizione di un attento Milinkovic, ma il Toro non si scompone e poco più tardi sblocca meritatamente il risultato: Vojvoda serve Miranchuk, bravo a prepararsi per il mancino a giro e indirizzarlo sotto al sette dove Terracciano non può arrivare. Nella ripresa la Fiorentina prova a cambiare ritmo, ma dalle parti di Milinkovic non giungono grandi pericoli: al 65’ da un cross di Venuti arriva una spizzata di Ikone, che indirizza a lato con il neo entrato Nico Gonzalez che per poco non trova la deviazione vincente. Italiano prova a gettare nella mischia anche altre forze fresche, i viola però fanno fatica a creare nitide occasioni, mentre il Torino pensa più a difendersi piuttosto che andare alla ricerca del gol che possa garantire maggior sicurezza. Nel finale i granata sfiorano comunque il raddoppio con Sanabria, che rischia di superare il portiere dopo un rimpallo in area, ma Venuti salva tutto quasi sulla linea. Al 90’ è invece la Viola ad avere una clamorosa chance per il pareggio: Milinkovic anticipa Kouame in uscita, Jovic si ritrova il pallone tra i piedi praticamente a porta sguarnita, Zima però lo intercetta al momento della conclusione difendendo il vantaggio dei suoi. In pieno recupero provvidenziale anche Milinkovic, che salva con il piede l’ultimo squillo di Barak.

Il Verona prende ossigeno, battuto il Lecce

Vittoria molto importante in chiave salvezza per l’Hellas Verona, capace di battere in casa un Lecce che era reduce da sei risultati utili consecutivi. Al Bentegodi finisce 2-0 grazie alle reti di Depaoli nel primo tempo e di Lazovic nella ripresa: con questi tre punti la squadra di Zaffaroni sale a 12 in classifica, accorciando momentaneamente a -4 sulla zona salvezza, mentre i salentini di Baroni restano fermi a quota 20. Tanto equilibrio e poche emozioni in un primo tempo non entusiasmante, all’interno del quale, per quasi 40 minuti, le uniche due cose da segnalare sono un gol annullato a Lasagna per fuorigioco e una parata di Montipò su Blin. Poi proprio a cinque giri di lancette dal 45', la formazione veronese sblocca le marcature: cross di Doig dalla sinistra, Depaoli colpisce di testa quasi indisturbato a centro area e firma l’1-0. Ad inizio ripresa il Lecce prova a reagire, ma al 54' arriva anche il raddoppio dell’Hellas grazie alla fiammata di Lazovic su assist di Ilic, che giusto qualche istante prima aveva centrato una clamorosa traversa dalla distanza. I gialloblu continuano a macinare gioco e costruiscono almeno un altro paio di interessanti palle gol, proprio con gli stessi Depaoli e Lazovic, il primo impreciso con un mancino dal limite mentre il secondo viene murato provvidenzialmente da Baschirotto. D’altro canto, invece, i salentini fanno fatica a rimettersi in carreggiata e al triplice fischio sono costretti ad incassare il ko.

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