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È morto Pino Wilson: fu il capitano della Lazio che vinse lo scudetto con Chinaglia

Wilson con maglia e fascia di capitano della Lazio durante gli anni '70.ANSA/WIKIPEDIA+++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

È morto Pino Wilson, capitano del primo storico scudetto della Lazio. Aveva 76 anni. «La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del Capitano del primo Scudetto Pino Wilson e si uniscono al dolore della famiglia», si legge sul sito del club biancoceleste.

Nato a Darlington, in Inghilterra, il 27 ottobre 1945, Wilson si trasferì a Napoli, città di origine della madre, con la sua famiglia sin da bambino. Cominciò a giocare nell’Internapoli, dove in attacco c'era Giorgio Chinaglia e proprio con Chinaglia (anche lui scomparso, dieci anni fa) nel 1969 passò alla Lazio. Ritenuto uno dei difensori più forti della sua generazione, con la maglia biancoceleste ha giocato 324 partite con 6 gol, detenendo a lungo il primato di presenze con la Lazio. Giocava da libero, interpretando il ruolo in chiave moderna e contribuendo all’impostazione del gioco.
Nel 1971, con l’arrivo in panchina di Tommaso Maestrelli, Wilson diventò uno dei leader di quella Lazio conosciuta come la «banda Maestrelli», squadra di carattere che nel 1974 vinse il primo scudetto nella storia del club. Traguardo rimasto nella memoria di tanti tifosi.

Tantissimi i messaggi sui social: Su tutti quello della Lazio: «Insieme, siamo diventati Campioni. Ciao Pino, nostro Capitano, la storia che ci lega è eterna», si legge sul profilo twitter del club biancoceleste. L’ex capitano della Lazio Giuseppe Signorie su Instagram ha scritto: «Da Uomo a Uomo, da Capitano a Capitano. Un Onore averti conosciuto, in te ho trovato una persona Umile piena di valori. Riposa in Pace Pino».

Wilson ha vestito la maglia della Lazio fino al 1980, tranne una parentesi, nel 1978 in cui ha giocato negli Stati Uniti con Chinaglia nel Cosmos, poi il ritorno in Italia, sempre con la Lazio. Nel 1983 un ultimo campionato da professionista con i canadesi dell’Inter Montreal. Coinvolto nella vicenda del Totonero insieme ai compagni di squadra Cacciatori, Giordano e Manfredonia, fu squalificato dalla giustizia sportiva per tre anni e riabilitato nel 1982.

 

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