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Il Sassuolo vince 2-0 e ora l'Inter rincorre il Milan. La Fiorentina vola

Ivan Perisic

Un Sassuolo a trazione italiana (gol di Raspadori e Scamacca, traversa di Berardi) dà una lezione di gioco all’Inter e orienta la corsa scudetto. Dopo il pari del Milan a Salerno, il ko dei campioni confeziona un assist perfetto al Napoli che, vincendo domani a Cagliari, può agganciare il Milan a +2 sull’Inter, che ha comunque una gara da recuperare. La sciarada scudetto regala una volata affascinante, tutta da gustare. L’Inter si fa infilare in contropiede con irrisoria facilità, produce più rabbia che gioco e si schianta contro una difesa munita e un portiere come Consigli, migliore in campo. Per Inzaghi urge una radiografia per scoprire le improvvise carenze. Dopo il ko nel derby e con il Liverpool questo col Sassuolo è quello più netto e meritato. Il vero mistero è però capire come ha fatto un Sassuolo del genere a vincere solo una gara delle ultime otto prima dell’exploit di San Siro. Visto che aveva già vinto in trasferta con Milan e Juve, manca la continuità con le squadre di medio livello.
Molto aperto il discorso per la qualificazione Champions. Dopo il pari della Juve c’è la sconfitta dell’Atalanta contro una Fiorentina cinica e solida che si giova di un nuovo gol di Piatek. A sperare nel quarto posto c’è anche la Lazio mentre la Roma appare meno attrezzata per tornare in corsa. In zona salvezza Venezia e Genoa non riescono a vincere, ma il pari serve soprattutto ai veneti.
Un Sassuolo bello e intelligente ammutolisce San Siro con un primo tempo da incubo per i nerazzurri. Dionisi recupera Raspadori e Scamacca che ricostituiscono con Berardi un trio che fa sognare anche Mancini. Ma il tecnico, dopo la super prova con la Roma, conferma Traorè. L’Inter attacca ma con poca lucidità e il Sassuola buca la difesa prima con Raspadori, che fa passare la palla sotto il corpo di Handanovic (l’Inter protesta per un fallo di Berardi su Calhanoglu), poi con un colpo di testa di Scamacca. I padroni di casa rischiano ancora con una traversa colpita da Berardi. Troppo brutta per essere vera l’Inter che comincia a macinare occasioni nella ripresa con l’ingresso di Dzeko e Dumfries, ma la buona difesa ospite, soprattutto con le prodezze del portiere Consigli, vanificano la pressione dei campioni . E il Sassuolo fallisce in varie occasioni anche il terzo gol che avrebbe punito esageratamente i campioni in difficoltà. Un gol di De Vrij nel recupero viene annullato per un fallo di Di Marco.
La Fiorentina aggiunge un’altra perla al suo campionato virtuoso. Poteva sciogliersi senza il suo goleador Vlahovic, passato alla Juve, e invece Italiano ha dato nuove motivazioni alla squadra, in particolare a Piatek, che è diventato match winner con cinque gol dall’arrivo in gennaio. E ora la Viola sente profumo di Champions perchè vale ora il successo di misura sull’Atalanta, che attraversa un momento delicato. Fuori tanti giocatori, compresi i bomber Muriel e Zapata. Dopo il ping pong (6-2) con l’Udinese della Befana ha vinto solo in rimonta con un poco rassicurante 2-1 sull’Olympiacos. Per il resto tre pareggi e tre sconfitte, di cui due (tre considerando l’andata) con la Fiorentina. Non è un buon modo per dare il benvenuto al gruppo Usa di Pagliuca che ha rilevato il 55% del club. Gasperini, espulso per proteste per un gol annullato dal Var a Malinovskyi, sembra in difficoltà.

In serata la Lazio, in evidente emergenza a causa delle numerose assenze (si ferma anche lo spagnolo Pedro dopo una ventina di minuti), strappa un pari all’Udinese che aveva segnato quasi subito con Deulofeu. Felipe Anderson acciuffa l’1-1 prima dell’intervallo e, nella ripresa, prevale la noia. Alla fine, tutti contenti o forse no.
In attesa del Cagliari, che giocherà domani, avanzano lentamente le altre impigliate nella lotta per non retrocedere. La Salernitana però può essere orgogliosa di avere fermato la capolista Milan, avendo tra l’altro due gare da recuperare, utili per risalire considerando il cambio di ritmo e mentalità che sembra avere dato Nicola sfruttando i numerosi innesti del mercato di Sabatini. Finisce in pareggio la sfida tra Venezia e Genoa ed è un risultato discreto per i veneti, pessimo per i liguri che rimangono lontane dal quart’ultimo posto. I due tempi sono simmetrici: comincia forte la squadra di Zanetti che passa col quinto gol di Henry, lasciato colpevolmente solo in area. Il Genoa del nuovo tecnico Blessin reagisce rabbiosamente e trova il pari con Ekuban, su assist di Destro. Nella ripresa veneti in forcing, ma alla distanza il Genoa prova il tutto per tutto e le occasioni fioccano per entrambe ma il pari giova ai veneti ed è quasi inutile per i liguri, che continuano a cercare inutilmente da cinque mesi la seconda vittoria. (o rende tutto vano e conferma il 2-0 neroverde.

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