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Il governo riapre gli stadi: sì al 50% del pubblico col green pass e posti a scacchiera

La mano tesa del Governo al mondo del calcio è arrivata: il Consiglio dei Ministri, oltre a parlare del green pass, ha dato mandato al Dipartimento dello Sport di fornire le linee guida per la presenza effettiva del 50% del pubblico con certificazione verde e in modalità a scacchiera, dunque con la possibilità di occupare un seggiolino si e uno no nonostante il minor distanziamento tra un tifoso e l’altro.

Accolta dunque la prima delle otto richieste che il calcio aveva fatto al Governo per dare una mano nel breve termine ai bilanci delle società sportive in crisi per via della pandemia. Fondamentale è stato il lavoro di Gravina e del Sottosegretario allo Sport Vezzali che si è fatto portavoce e promotore delle richieste del mondo del pallone incontrando in questi ultimi due giorni i tre presidenti federali di calcio, volley e basket (Gravina, Petrucci e Manfredi) e successivamente anche i numeri uno delle leghe professionistiche dei tre sport che prima di tutti vedranno cominciare i loro campionati.

Sbrigata dunque la questione più urgente, con la richiesta iniziale della Figc di riaprire al 100% e in subordine al 50% con modalità a scacchiera. È passata questa seconda strada per favorire un percorso graduale iniziato già dalla prima apertura al 25% in occasione degli Europei.

Accontentati, solo in parte, anche Basket e Volley con i palazzetti al chiuso che passano da una capienza del 25 al 35%. Dopo la notizia arrivano anche le prime reazioni dal mondo dello sport a cominciare dal presidente della Figc Gravina. «La decisione adottata dal Consiglio dei Ministri sulle nuove modalità di apertura al pubblico degli stadi rappresenta un importante e concreto segnale di fiducia verso il mondo del calcio» ha spiegato il numero uno del calcio italiano.

Parole che trovano d’accordo anche il presidente della Lega di Serie A. «Il provvedimento di oggi è un primo passo in avanti verso l’obiettivo che ci siamo posti di riavere al più presto i nostri stadi pieni» ha detto Dal Pino. Non poteva mancare infine il commento del Sottosegretario Vezzali: "Ringrazio il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ed i colleghi del Governo per aver accolto le richieste che ho avanzato e che miravano a dare risposte sulle modalità per garantire il graduale ritorno alla normalità per l’accesso del pubblico agli impianti sportivi. Si tratta di uno dei punti più significativi tra quelli affrontati nel corso degli incontri che ho avuto in questi giorni.

Il dialogo ed il confronto sono lo strumento per arrivare ai risultati auspicati non soltanto dalle componenti istituzionali e sportive, ma da tutti gli appassionati italiani».

Nei prossimi giorni, invece, calcio e Governo continueranno a lavorare anche sulla fattibilità delle altre proposte avanzate. Dal rinvio per un congruo periodo di tempo (almeno due anni) di tutti i versamenti dovuti a titolo di imposte dirette e indirette, alla sospensione sino al 30 giugno 2023 del «divieto di pubblicità e di sponsorizzazione» (il cosiddetto betting), passando per la revisione della Legge Melandri che regola i diritti tv, fino ad arrivare alla creazione del «fondo salva calcio» attraverso la destinazione, sino al 30 giugno 2023, della quota dell’1% sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, ad un fondo gestito dalla FIGC e destinato a misure di sostegno e di ripresa del calcio nazionale professionistico e dilettantistico, della Divisione Calcio Femminile e del Settore Giovanile e Scolastico. Intanto, però, il primo passo è stato fatto allentando le restrizioni sulle riaperture per gli stadi.

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