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Europei, Austria con il 3-5-2: per l'Italia tre giocatori da tenere d'occhio

Roberto Mancini

Con i sei punti ottenuti grazie ai successi su Macedonia del Nord e Ucraina, l’Austria ha conquistato per la prima volta nella sua storia l’accesso agli ottavi di finale di Euro 2020. Ora, nella prima partita a eliminazione diretta, affronta domani l’Italia di Roberto Mancini, a Wembley.

La squadra austriaca, nelle tre partite giocate, ha realizzato quattro gol, subendone tre, dando continuità a una tendenza già espressa durante le qualificazioni quando è riuscita a piazzarsi seconda alle spalle della Polonia ma con il miglior attacco. La sconfitta con l’Olanda, prima nel girone C a punteggio pieno, è stata pienamente riscattata dalla vittoria contro la squadra di Shevchenko, favorita alla vigilia per la conquista del posto d’onore alle spalle degli 'orange'.

David Alaba, Christoph Baumgartner, Mirko Arnautovic. Sono questi i tre giocatori che l’Italia di Roberto Mancini dovrà tenere in maggiore considerazione nella sfida di sabato prossimo.

Il difensore Alaba, capitano e leader della Nazionale, ha appena firmato un contratto con il Real Madrid, dopo aver abbandonato il Bayern Monaco, prendendo sulle sue spalle l’eredità pesante di Sergio Ramos. Il centrocampista Baumgartner, astro nascente del calcio austriaco e pilastro dell’Hoffenheim, è temporaneamente diventato, con il gol all’Ucraina, all’età di 21 anni e 324 giorni, il più giovane marcatore di Euro 2020.

L’attaccante Arnautovic, infine, è una vecchia conoscenza del campionato italiano visto che ha vestito, seppur per breve tempo, la maglia dell’Inter con cui conquistò il triplete ("non dirò mai di averlo vinto», confessò nel 2020) ma non convinse appieno Mourinho che non ebbe per lui parole molto dolci ("ha la mentalità di un bambino"). Più pregnanti le esperienze in Bundesliga con il Werder Brema e in Premier League con West Ham e Stoke City. Oggi gioca e sverna in Cina.

Accanto a loro, infine, è meglio non sottovalutare il duo, giovane e talentuoso del Lipsia composto da Marcel Sabitzer e Konrad Laimer. Dai loro piedi passano molte delle giocate offensive della squadra.

La squadra allenata dal 55enne Franco Foda, tedesco di padre veneziano, arrivato sulla panchina della nazionale nel 2017, si schiera solitamente con 3-5-2 che all’occorrenza può diventa re un 5-3-2. Inoltre non basa il suo gioco sulle capacità dei singoli ma si muove in campo cercando la massima armonia tra i reparti e la più efficace coesione tra i giocatori. L’Austria è una squadra che sa difendersi con ordine per poi punire gli avversari in rapide ripartenze.

Non ha però grande talento o velocità e spesso entra in difficoltà se i suoi giocatori sono attaccati da raddoppi o subiscono una continua e determinata pressione offensiva. E’ una squadra però che sa sfruttare bene i calci da fermo e le palle inattive con giocatori particolarmente capaci negli inserimenti.

L’Austria a livello continentale e intercontinentale è alla terza partecipazione a un campionato europeo, la seconda consecutiva, ma vanta solamente un grande terzo posto ottenuto ai Mondiali del 1954 in Svizzera.

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