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Europei, la Spagna delude all'esordio: 0-0 con la Svezia

Spagna-Svezia era già stata marchiata come la partita del Covid, vista la singolare coincidenza delle positività eccellenti su entrambi i fronti, Busquets e Kulusevski, che hanno escluso due protagonisti dalla gara d’esordio all’Europeo.

Il virus ha pesato di più sugli scandinavi, che già privi di Zlatan Ibrahimovic hanno dovuto anche fare a meno dell’attaccante della Juve, ma la Spagna non ne ha approfittato all’esordio nel gruppo E, uscendo con un misero 0-0 dalla torrida serata di Siviglia, altro presunto 'aiutò, e con qualche dubbio in più. La Nazionale di Luis Enrique - che ha scelto di non chiamare un’altra colonna come Sergio Ramos e ha schierato da titolari il 27 enne esordiente Laporte in difesa e il 18enne Pedri a centrocampo -, ha avuto un approccio molto complicato al torneo, tra le polemiche sui vaccini e le difficoltà negli allenamenti ma in campo la giovane formazione non ne ha risentito dal punti di vista fisico, dominando da subito il gioco nel tentativo di scardinare la difesa svedese.

Questa, pur ballando in qualche occasione, ha però tenuto fino alla fine -, riuscendo almeno in parte a fare la 'prestazione eccezionale' che il ct Janne Andersson aveva auspicato per un esordio così complicato -, sfruttando anche la ripetitività e poca incisività dell’attacco di casa, con un Morata poco ispirato. Il match è iniziato come previsto, con la Svezia dietro la linea della palla e la Spagna che con pazienza cercava il varco giusto su tutto il fronte d’attacco. Nelle poche occasioni in cui gli svedesi cercavano di ripartire, la pressione su di loro era immediata fin da fuori da loro area. Il portiere Olsen ha cominciato davvero a lavorare, e bene, al 16', quando ha deviato in angolo una conclusione ravvicinata di testa di Olmo. Poi sono stati gli stessi spagnoli a graziarlo, prima Koke, che al 23' ha sparato fuori dallo specchio da ottima posizione e quindi Morata, il quale solo in area davanti all’ex romanista per un 'regalò di Danielson ha messo fuori di poco sprecando l'occasione più chiara del match.

La squadra di Luis Enrique ha rischiato la beffa al 40', quando in contropiede Isak ha creato il panico e solo un palo, su deviazione di Marcos Llorente, ha salvato Simon. I ritmi sono calati nel secondo tempo, complice il caldo nonostante l’ora tarda, e la Svezia ha potuto alzare un pò il baricentro, con Isak che al 16' ha creato di nuovo il panico in area spagnola, servendo a Berg un assist che questi ha malamente sprecato. Al 21', Luis Enrique ha tolto un poco ispirato Morata e Rodri inserendo Sarabia e Thiago Alcantara per cercare di sbloccare il risultato. Poco dopo lo ha imitato Andersson, togliendo le due punte Berg e Isak per inserire gli agili Quaison e Claesson.

È cambiato poco, se non nel forcing finale delle Furie Rosse, rivitalizzate dagli ingressi, forse tardivi di Gerard Moreno e Fabian Ruiz. La copertina l’ha meritata Olsen parando d’istinto un colpo di testa a botta sicura di Moreno nel recupero. Le Furie Rosse hanno steccato all’esordio, ma hanno tempo per rifarsi, mentre la Svezia dopo l’insperato punto conquistato vede alla portata il secondo posto, in un gruppo non irresistibile, anche se l’inattesa vittoria della Slovacchia sulla Polonia ha un po' sparigliato le carte. ANSA

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