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Europei al via, l'Olimpico si accende per Turchia-Italia: Insigne magico 0-3 - La diretta

Roberto Mancini

Al 79’ Turchia-Italia 0-3 con la rete di Lorenzo Insigne.

Al 66’ raddoppia Ciro Immobile su una ribattuta corta del portiere turco sul tiro di Spinazzola.

Al 56’ autogol di Demiral su una palla messa al centro dalla destra da Berardi. È 1-0 per l’Italia.

Prima occasione per l’Italia dopo tre minuti con Immobile che di destro manda il pallone sull'esterno della rete alla sinistra del portiere turco Cakir. Al 18' è Insigne che prova il destro a giro (il 'suò tiro) sul secondo palo con la palla che termina alla sinistra del numero 1 turco. Quattro minuti dopo è Cakir a salvare in angolo su bel colpo di testa di Chiellini su calcio d’angolo.
L’Italia domina ma al 34', dopo un colpo di testa di Immobile da 9 metri fuori di poco, è la Turchia a farsi vedere e a 'testarè la bravura di Donnarumma: su cross dalla sinistra di Yilmaz il portierone azzurro smanaccia liberando l’area ed evitando possibili guai.

Al 42' è ancora Immobile ad avere sul piede la palla del possibile vantaggio, ma il tiro da dentro l’area è centrale e facile preda di Cakir. Al 45' l’arbitro ferma il gioco e verifica al Var se c'è un tocco in area di un difensore turco. Dopo la consultazione non dà rigore tra le proteste degli azzurri. Si va al riposo sullo 0-0. Tanta Italia ma nessun gol.

Ore 21.03: «Vicino nella passione di milioni di italiani per la nostra Nazionale, tutto il mio sostegno alle maglie azzurre guidate dal ct Roberto Mancini per gli Europei di calcio che avranno inizio stasera». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi a pochi minuti dall’inizio della partita Italia-Turchia.

Ore 20.53:  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è presente all’Olimpico per la gara inaugurale degli Europei 2020 tra Turchia e Italia. Il Capo dello Stato è stato accolto da Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute SpA, proprietaria dello stadio Olimpico.

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Sono solo sedicimila e sembrano un mondo intero. Nella tiepida serata di Roma, neanche qualche nuvola nera sull'Olimpico prima di Italia-Turchia può rovinare la festa di Euro 2020 che comincia con una cerimonia breve - Totti e Nesta che alzano il pallone al cielo, Bocelli che canta 'Vincerò', Mattarella in tribuna - e la festa più felice sugli spalti. Torna il pubblico allo stadio, e con lui la normalità di gesti quotidiani ed emozioni finalmente scongelate. Così l'Europa, non solo quella del calcio, celebra la sua ripartenza.

«Speravo de venicce prima», recita uno striscione in Curva Sud, quella riservata ai tifosi azzurri, mentre la Nord è una piccola marea rossa, di turchi arrivati da mezza Europa perchè per chi viene da Istanbul c'è l’ostacolo della quarantena italiana. Fuori dall’Olimpico i tifosi della mezzaluna, scortati dalla polizia fino allo stadio, hanno fraternizzato con i loro rivali, loro quasi tutti senza mascherina, gli italiani ligi agli obblighi dell’anno orribile passato. Dentro, poi, fischi agli avversari, abbracci, sorrisi, mezzelune a mò di cappotto e creste biancorossoverdi.

Un frastuono dimenticato e tornato finalmente. Persino il 'po-po-pò inno dell’Italia mondiale del 2006, e diventato simbolo di vittoria per ogni tifoseria. Lo cantano anche perchè tutti vogliono mettersi alle spalle, con un gol e un’esultanza, quel pezzo di vita chiusa in freezer da una pandemia a cui nessuno avrebbe potuto credere, fino a 18 mesi fa. Allo stesso modo, la ritualità di gesti normali deve esser sembrata per una volta eccezionale ai fortunati possessori di biglietto sorteggiati dalla Uefa. Perfino il traffico per avvicinarsi allo stadio, le file ai termoscanner, l’obbligo - spesso eluso - di coprirsi la bocca non hanno pesato, per una sera. E quando le due squadre sono entrate i campo, per il riscaldamento e poi per la partita, il primo sguardo dei 22 è andato alle curve punteggiate di volti veri, per un effetto strano dopo un anno intero a correre nel silenzio.

I fischi dei turchi all’ingresso degli azzurri e le bandiere tricolori sventolate nel distanziamento, poi è stata partita vera, dove anche la sofferenza per un gol sfiorato è diventata benedetta, come al primo tiro in porta di Ciro Immobile, dopo soli 3 minuti. «Amò, famose un selfie», una delle tante voci all’entrata di una tifosa dall’inequivocabile fede, e a sapere il turco non doveva esser molto diverso dalla parole al suo compagno di una ragazza col velo in testa. «Benvenuti a Romaaaaa», gridava la volontaria al microfono, accogliendo a uno a uno i 16 mila portabandiera di una normalità che tutti, non solo qui all’Olimpico, cominciano a vedere alla fine di 90' di calcio. Ora, negli altri dieci stadi di questo torneo itinerante per l’Europa, si guarderà con occhio preoccupato alla reazione dei tifosi alla nazionale inglese che si inginocchia per Black Lives Matter o a quella ucraina che sulla maglia rivendica la Crimea. All’Olimpico, tra fuochi d’artificio e fumogeni colorati, mentre arriva Mattarella accolto dai presidenti della Figc, Gravina, del Coni, Malagò, e di Sport e Salute, Cozzoli, Andrea Bocelli canta 'nessun dormà e per un attimo lo stadio torna silenzioso. Stanotte davvero non ce ne è uno che voglia chiudere gli occhi, se non per sognare la vita così come era.

Le formazioni

Nessuna sorpresa nella formazione dell'Italia che sta per affrontare la Turchia. Il ct Roberto Mancini manda in campo la formazione prevista, quella dell'ultima amichevole, con il 4-3-3 che prevede Donnarumma in porta, la difesa a quattro con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola, centrocampo con Barella, Jorginho, Locatelli, tridente offensivo con Berardi, che ha vinto il ballottaggio con Chiesa., Immobile e Insigne. Nella formazione della Turchia presenti i due 'italiani' Demiral e Calhanoglu.

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