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All'Italia basta un tempo: Irlanda del Nord battuta 2-0

Dopo poco più di quattro mesi l'Italia torna in campo e ritrova subito la vittoria (2-0) contro un avversario che occupa solo il 45/o posto del ranking Fifa. Contro un'Irlanda del Nord volenterosa, ma modesta, gli azzurri aprono come meglio non avrebbero potuto la corsa al Mondiale in Qatar, lanciando un segnale di svolta.

La squadra di Roberto Mancini, oltre a confermare i buoni risultati ottenuti nelle qualificazioni all'Europeo e nella Nations League, avrà l'obbligo di cancellare l'infamante mancata partecipazione a Russia 2018, con una qualificazione a vele spiegate per la fase finale del torneo 2022. Partire con 3 punti in saccoccia era l'obiettivo minimo degli azzurri che già nel primo tempo chiudono il conto con l'Irlanda del Nord, una Nazionale che - a proposito di clamorose esclusioni mondiali - rievoca gli spettri della mancata qualificazione alla Rimet del 1958, in Svezia. Restano comunque i dubbi per una prestazione convincente solo a metà: ok il punteggio, meno la continuità. Gli azzurri giocano solo per un tempo e, nella ripresa, alimentano più ombre che luci.
Roberto Mancini lascia fuori Chiesa e Barella, scegliendo di puntare sulla fantasia di Berardi e le geometrie della mezzala pura Lorenzo Pellegrini. A centrocampo, come era nelle previsioni, Locatelli sostituisce Jorginho nel ruolo di playmaker, sostenuto proprio dal romanista a destra e dal 'parigino' Verratti a sinistra.
L'inizio è degli irlandesi che lasciano a desiderare in quanto a talento, ma sfoderano un pressing ben organizzato; l'Italia è in stand-by, ma ci mette poco a prendere le misure agli avversari, che corrono tanto e concretizzano nulla. Il rapporto profusione dello sforzo-risultati è davvero deprimente per gli ospiti: le loro corse a perdifiato sono del tutto evanescenti e Donnarumma non corre rischi.
Al 12' l'Italia batte un colpo: lungo lancio di Florenzi, che pesca Immobile nel cuore dell'area ospite, il controllo del laziale è perfetto, il tiro no. Al 14' il suggerimento di Florenzi è ancora preciso, questa volta il pallone raggiunge Berardi, che controlla da destra e insacca di sinistro sotto la traversa. Al 16' ancora Immobile ha il pallone giusto fra piedi, a pochi passi dalla porta, ma si fa ipnotizzare ancora dal portiere. Poco dopo Emerson sfiora il palo di testa.
E' un'Italia molto concreta e lucida, alla quale basta poco per arrivare dalle parti di Peacock-Farrell. Come del resto testimonia il gol del raddoppio, che arriva prima della conclusione del primo tempo: lo realizza, vivendolo come una specie di liberazione, Ciro Immobile. L'attaccante laziale riceve da Insigne, fa scorrere il pallone verso sinistra e di sinistro - con un tiro tutt'altro che irresistibile - sorprende il portiere irlandese sul primo palo.
Nel secondo tempo l'Italia non parte benissimo: Locatelli crea ansia a Donnarumma con un retropassaggio sciagurato, ma è dai calci d'angolo che i giganti irlandesi sperano di inventare qualcosa. L'Italia sembra sazia e non le resta che il contropiede. Non è una bella partita: lanci lunghi da una parte, confusi fraseggi dall'altra. Solo quando riesce a mettere ordine nella manovra, l'Italia diventa pericolosa, tuttavia gli irlandesi nelle mischie dimostrano di essere tosti.

E Donnarumma al 25' deve salvare con un guizzo la propria porta. Il palleggio può essere l'arma in più dell'Italia, ma i nordirlandesi limita no il raggio d'azione agli avversari: nel finale la squadra ospite riesce anche a confezionarsi una ghiottissima palla-gol con McNair che manda alto un rigore in movimento e lascia tutto com'è. L'Italia dura un tempo, ma basta. Per ora.

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