Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Europa League: Napoli svagato ko a Granada, vittoria facile per la Roma

Il solito Napoli molle, svagato degli ultimi tempi esce sconfitto per 2-0 sul campo del Granada e mette seriamente a rischio la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. La prossima settimana al 'Maradona' ci vorrà un'impresa per ribaltare la situazione, ma per il Napoli visto questa sera in Spagna la gara di ritorno sembra una montagna da scalare, tale e tanta è la pochezza tecnica, tattica e soprattutto agonistica evidenziata dalla squadra di Gattuso.

La sconfitta non è neppure figlia delle nove assenze che pure in qualche modo devono aver pesato sul rendimento della squadra. Ma lo scivolone con gli spagnoli deriva dalle solite clamorose distrazioni della difesa accompagnate da un atteggiamento senza ardore e punteggiato da una serie continua di errori tecnici clamorosi commessi in mezzo al campo un po' da tutti i protagonisti della partita.

E questi errori non solo interrompono i tentativi dei partenopei, sia pur lenti e compassati, di avvicinarsi alla porta di Rui Silva, ma mettono anche gli spagnoli in condizioni di ribaltare rapidamente l'azione e di puntare a gran velocità verso Meret.

Osimhen rimane isolato in avanti e non riceve mai un pallone giocabile, Politano è un pesce fuor d'acqua, guardato a vista e ridotto com'è all'impotenza dal suo avversario diretto, Neva.
Sul lato opposto Insigne, colpito duro dopo qualche minuto di gioco, è in difficoltà fisiche e tattiche e non solo non riesce mai ad incidere ma si deve sforzare anche per dare una mano a Mario Rui che deve contenere sia Kenedy che il fluidificante e pericolosissimo Foulquier.

E poi ci sono i soliti passaggi indietro a caratterizzare il gioco di una squadra che appare senza identità, senza nerbo, senza carattere. Le trame offensive degli azzurri arrivano al massimo a superare la linea del centrocampo, poi c'è un blocco, l'azione si ferma e cominciano i retropassaggi fino addirittura a ritornare nell'area di rigore di Meret. Questa che è una caratteristica che la squadra si porta dietro sin dall'inizio della stagione è particolarmente acuita in questa serata in cui il Granada che non ha una difesa particolarmente solida, potrebbe essere attaccato con più coraggio e con velocità, sfruttando le linee verticali.
I gol della vittoria dei padroni di casa arrivano nel primo tempo in rapida successione. Al 19' c'è un traversone da destra di Kenedy sul quale irrompe Herrera che anticipa Di Lorenzo e insacca con un colpo di testa. Due minuti dopo il Granada parte in contropiede sfruttando una pessima giocata offensiva di Politano. Machis serve sulla sinistra Kenedy che insacca con un tiro in diagonale.

Va bene invece alla Roma che non si distrae in Europa League e conquista contro il Braga una vittoria per 2-0 che è un ottimo viatico per il passaggio agli ottavi di finale. Al 'Municipal', una partita convincente dei giallorossi, in pieno controllo, anche se non complicata visto che si instrada subito nella giusta direzione con la rete al 5' di Edin Dzeko, tornato per l'occasione titolare ma non capitano.
Il Braga, a sua volta terzo in campionato, e protagonista di un ottimo girone di qualificazione, non mostra qualità tali da impensierire i giallorossi e soprattutto la sua condotta di gara a ritmi blandi non mette mai sotto pressione la retroguardia italiana.
Era una sfida speciale per Paulo Fonseca, che col Braga ha vinto una Coppa di Portogallo nel 2016, arrivando anche poi ai quarti di finale di Europa League, ma il portoghese già alla guida dello Shakhtar Donetsk aveva dimostrato di non avere remore nostalgiche e ha preparato la gara del 'Municipal' con la consueta cura.

L'allenatore giallorosso schiera così un attacco a tridente con Pedro, Mkhitaryan e Dzeko. In difesa, viste le assenze di Smalling e Kumbulla, viene arretrato Cristante - scelto come capitano al posto del bosniaco - ai lati Mancini e Ibanez. Centrocampo a quattro con Diawara, Karsdorp, Veretout e Spinazzola. E' proprio l'esterno ex Juve che in uno dei primi affondi sulla sinistra pesca a centro area il bomber bosniaco, il quale anticipa un avversario e piazza il pallone nell'angolino alla sinistra del portiere. C'è un'intera partita da giocare, ma la rete è come una sentenza e nemmeno l'uscita anticipata di Cristante per infortunio, solo un paio di minuti dopo, mette in discussione gli equilibri. Il Braga fatica a imbastire trame pericolose ed è la Roma a creare di rimesse la occasioni più chiare, sprecandone più di una. Pedro al 36' va anche in gol su assist di Dzeko, ma la rete è annullata per fuorigioco.
Come la prima frazione, anche la seconda propone in avvio un momento chiave, anzi due. Al 5' Ibanez rischia grosso in un contrasto in area - che gli costa anche l'uscita anticipata per infortunio - con l'attaccante portoghese Sporar, ma l'arbitro non interviene. Poco dopo, al 9', lo stesso ungherese Kovacs espelle per doppia ammonizione l'esterno destro del Braga, Esgaio. La superiorità numerica dà ulteriore sostanza al gioco dei giallorossi che non rischiano mai nulla e al 15' vanno a segno con Mkhitaryan, pescato però ancora in fuorigioco. I vari cambi di formazione non portano scossoni, a parte l'esordio di El Shaarawy, tornato a Roma nel mercato invernale. Non è però il Faraone a trovare la rete del raddoppio, ma Mayoral, al 41', su perfetto assist di Veretout. La rete mette un sigillo sulla gara, nonostante i 7' di recupero, e anche sulla sfida qualificazione.

Caricamento commenti

Commenta la notizia