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Il racconto dell'ultimo giorno di vita di Maradona: "La morte per cause naturali"

Diego Maradona si è alzato verso le 10, si è sentito male ed è tornato a letto. Lo scrive il Clarin, ricostruendo l’ultima giornata del pibe de oro. I suoi stretti collaboratori, Maximiliano Pomargo e Johnny Espòsito, si sono immediatamente messi in contatto le persone più vicine al "Diez", con il suo medico, Leopoldo Luque, con l’amico e avvocato, Matias Morla, con le sue figlie che vivono in Argentina: Dalma, Gianinna e Jana. Verso mezzogiorno, nel quartiere di San Andrès, al confine tra Tigre ed Escobar, c'erano già una mezza dozzina di ambulanze.

"Diego Armando Maradona è morto", ha scritto il quotidiano, il primo a dare la triste notizia, rivelata da due fonti vicinissime all’ex fuoriclasse. Negli ultimi giorni Maradona era ansioso, depresso e angosciato. Per questo sia Luque sia il suo psicologo, Carlos Dìaz, e la sua psichiatra, Agustina Cosachov, stavano pensando ad un piano per il ritorno a Cuba, affinchè Diego potesse rivedere in un luogo che ama: la terra del suo grande e caro amico Fidel Castro e dove ha trascorso un’altra tappa dura nella tua vita.

La morte del fuoriclasse è stata causata "in linea di principio" da cause naturali. Lo ha dichiarato ai media il procuratore generale di San Isidro, John Broyard. Il magistrato ha confermato che la morte è avvenuta "qualche minuto prima delle 12 locali" e che «ad un esame preliminare non sono stati rilevati sul suo corpo segni dell’esistenza di una possibile violenza".

Mentre il Procuratore parlava, è uscito dal quartiere di San Andrés di Tigre un veicolo refrigerato nel quale presumibilmente si trovavano i resti di Maradona. Broyard ha infine detto che l’autopsia sarà realizzata alle 18 nell’Ospedale di San Fernando.

La camera ardente per rendere l’estremo omaggio a Diego Armando Maradona sarà aperta nella Casa Rosada, il palazzo della presidenza argentina. Lo scrive l'agenzia di stampa statale Telam.

L’ipotesi, circolata nelle scorse ore, è stata confermata ai media da un portavoce della Casa Militare di Buenos Aires.
Non sono ancora noti i particolari dell’evento, ma si è appreso che potrebbe essere a partire da domani pomeriggio e che l'ingresso del pubblico sarà dalla calle Balcarce, al n.50.

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