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Ibrahimovic salva il Milan, Verona beffato al 93esimo. Avanti Roma e Napoli

Ibrahimovic salva il Milan dalla seconda sconfitta consecutiva. Un colpo di testa dello svedese al 93' ha infatti gelato il Verona, che assaporava l’impresa a San Siro. Un altro ko dopo quello di giovedì in Europa League sarebbe suonato come un campanello d’allarme per la squadra di Pioli, andata anche questa volta sotto per 2-0 (al 6' gol di Barak e al 19' autorete di Calabria, anche se la Lega ha assegnato il gol a Zaccagni), riaprendo la partita al 27' grazie a un autogol di Magnani al 27', e poi assediando gli ospiti nella seconda metà della ripresa.

Protagonista ancora una volta Ibrahimovic, in un duello con Silvestri che un paio di volte si è salvato con le prodezze, poi lo ha visto sparare alto il rigore (il secondo di fila sbagliato) e nel recupero, dopo un gol di Calabria annullato proprio per un tocco di mano dello svedese, si è dovuto arrendere al suo preciso colpo di testa, dopo quello finito all’incrocio dei pali un quarto d’ora prima. Il Milan arriva così alla sosta da capolista, con 2 punti di vantaggio sul Sassuolo e 3 sul Napoli, primo avversario alla ripresa.

Il gol di Ibrahimovic ha fatto scivolare dal quarto all’ottavo posto il Verona, che comunque ottiene un altro risultato di prestigio, dopo aver battuto la Roma e frenato la Juventus, dimostrando ancora la grande crescita: gioco disinvolto, gestione lucida dei momenti difficili (a parte nell’assalto finale subìto), per la soddisfazione del presidente Setti, costretto a casa dal Covid. Nella sfida fra le due migliori difese del campionato, quella del Milan perde nel riscaldamento Romagnoli, bloccato da un problema al flessore. Al suo posto Gabbia, in una retroguardia che soffre troppo. Atteso per la prima volta in Nazionale, Calabria viene puntualmente infilato da Zaccagni, Kjaer e Gabbia sono spesso anticipati di testa e in generale il reparto non è reattivo sulle palle da fermo.

Così nascono infatti i due gol del Verona: al 6', dopo un colpo di testa di Ceccherini che finisce sulla traversa, Barak anticipa tutti e manda il Milan sotto come non era mai successo in questo campionato; al 19' il pallone viene invece respinto fuori area, da dove Zaccagni scaglia un destro deviato in rete da Calabria. Osservato speciale dal Milan, il difensore classe 2000 Lovato dà un’altra prova di alto livello nei duelli con Leao e Rebic (entrato dopo l’intervallo per Saelemaekers), mentre Magnani praticamente disinnesca Ibrahimovic, ma è sfortunato quando al 27' devia in rete la palla, toccata con la punta del piede da Kessie, che poi a metà ripresa si procura un rigore: Ibrahimovic si impossessa del pallone, Silvestri gli ricorda che l’ultima volta dal dischetto ha sbagliato e lo svedese fallisce ancora, calciando alto. Poi nel recupero il trentanovenne si è dimostrato ancora una volta il giocatore chiave di questo Milan.

Avanzano Roma e Napoli. Una tripletta di Mkhtaryan lancia i giallorossi, oggi in maglia bianca con 'dedica' a Gigi Proietti, lanciandoli al terzo posto, e il Napoli risponde con la vittoria a Bologna firmata Oshimen per appaiare la squadra della capitale. Una piccola rivoluzione di classifica, complice l'1-1 che mette il sigillo alle due gare di cartello. In attesa della discussione domani di due ricorsi che potrebbero ridisegnare i contorni della classifica, quelli di Roma e Napoli contro i rispettivi 0-3 a tavolino (caso Diawara a Verona, mancata presentazione dei partenopei a Torino con la Juve), dietro l’inedita coppia Milan-Sassuolo spunta la Roma, appaiata poi dalla squadra di Gattuso che con Oshimen vince in casa del Bologna.

Anche senza Dzeko la Roma conferma il suo momento felice. Il Genoa ha molti acciacchi, non vince dalla prima giornata, ci mette il cuore, ma le giocate di Mkhitaryan e Pedro fanno la differenza. L’armeno colpisce una traversa e segna una tripletta mirabile: il primo di testa, allo scadere del primo tempo su angolo, poi il Genoa pareggia con Pjaca su errore di Smalling e Ibanez. L’armeno riprende in mano la squadra, raddoppia su imbeccata di Bruno Peres e segna il terzo su apertura geniale di Pedro. Inoltre tante occasioni per la Roma con Borja Mayoral , Cristante e Pellegrini. Fonseca si gode i risultati di un lavoro impeccabile, la Roma è in gioco per la Champions. Al Dall’Ara Gattuso esclude Mario Rui e Ghoulam, poco reattivi in allenamento, ed è premiato dal gol vittoria di Oshimen: tre punti pesanti, che valgono la ripartenza dopo lo stop interno col Sassuolo. Si attendeva una conferma del Toro dopo la vittoria in casa del Genoa e invece Giampaolo si ritrova coi soliti problemi e i granata non superano un Crotone in buone condizioni che nel primo tempo mette in diffficoltà i padroni di casa. Belotti è ben marcato, Lukic non fa la differenza e i calabresi si portano a casa un punto meritato. Per Giampaolo gli esami non finiscono mai. ANSA

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