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Europa League, lezione del Siviglia alla Roma: giallorossi fuori

La Roma chiude la sua stagione con l’eliminazione agli ottavi di Europa League. In gara secca, alla Schauinsland-Reisen-Arena di Duisburg, vince il Siviglia per 2-0, grazie alle reti di Reguilòn, al 21esimo minuto, e En-Nesyri, un minuto dalla fine del primo tempo.

Ai giallorossi è mancata la «spina dorsale» del finale di stagione, quella composta da Smalling, tornato al Manchester United, e Veretout, assente per squalifica. La solitudine di Dzeko, impegnato a battagliare tra i difensori avversari senza veder quasi mai la palla, è stata evidente nonostante le buone intenzioni dell’attaccante bosniaco.

La squadra di Lopetegui, che dalla ripresa delle ostilità dopo la pandemia da Covid non è mai stata sconfitta, ha mostrato grande solidità in mezzo al campo e maggiore compattezza tra i reparti, chiudendo le ostilità già nella prima frazione di gioco e sfiorando più volte il gol con un pimpante Ocampos e un ispirato Banega, entrambe vecchie conoscenze del nostro campionato. La traversa di Kounde (a cui è stato anche annullato un gol per fuorigioco), del resto, aveva già fatto intuire quanto la serata sarebbe stata difficile per la Roma. Poco è valsa ai ragazzi di Fonseca la pressione esercitata nel secondo tempo dove, seppur con qualche patema per le incursioni dei centrocampisti, il muro andaluso ha retto alle avanzate nemiche.

Il mascherato Pellegrini e l’intraprendente Carlos Perez dalla panchina hanno provato a sovvertire le sorti del match senza però violare la rete avversaria. Il rosso per Mancini a fine partita è pura cronaca. Per la squadra capitolina, passata oggi dalle mani di Pallotta a quelle di Friedkin, è tempo di ripartire per mettersi alle spalle una stagione quasi sempre grigia.

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