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Benevento in A, in città esplode la festa dopo gol di Sau. Inzaghi: "Felice per chi ha creduto in me"

Filippo Inzaghi

La festa è cominciata un attimo dopo il gol di Sau. Il Benevento torna in serie A dopo una stagione in B, per una amara retrocessione. Locali affollati nel centro storico, con la città completamente decorata di rosso e giallo, i colori sociali della squadra guidata da Pippo Inzaghi, che ha conquistato la promozione con 7 giornate di anticipo.

Era una pura formalità, mancava un solo punto e tra le mille complicazioni di questa serata gli uomini di Filippo Inzaghi sono riusciti a centrare l’obiettivo battendo la Juve Stabia per 1-0 nonostante gli oltre 65 minuti in dieci uomini per espulsione di Caldirola. Al 71' è Sau a firmare il gol che vale la vittoria e dunque la matematica promozione in Serie A, per la prima volta dal portone principale d’accesso dopo la prima storica promozione centrata ai playoff nella stagione 2016-17. Una festa, però, contenuta in attesa di tempi migliori per poter tornare a far emozionare dal vivo i propri tifosi, proprio come promesso dal presidente Vigorito a poche ore dal fischio d’inizio: "Io avrei aperto le porte a tutti ma i tifosi hanno la mia parola: appena ne avremo la possibilità, prometto che la prima partita del Benevento al 'Vigorito' sarà gratis per tutti".

Fuochi di artificio e gente in strada con fumogeni, però, si sono registrati in città nonostante il divieto esplicito del sindaco Clemente Mastella, caroselli, bandiere, in barba ai divieti anche dell’ultima ora e degli inviti a limitarsi a festeggiare dai balconi. Viale degli Atlantici, viale Mellusi e piazza Risorgimento sono già affollati. Unica raccomandazione andata a segno quella di non avvicinarsi allo stadio Vigorito così da non impedire l’uscita dei 4 minibus scoperti allestiti per portare la squadra e i dirigenti in giro per la città, raggiungendo tutti i quartieri. La squadra ha festeggiato negli spogliatoi dello stadio con il presidente Oreste Vigorito, che non è sfuggito alla immancabile doccia di spumante.

«Questa vittoria è per tutte le persone che mi vogliono bene - la dedica dell’allenatore Inzaghi - per la mia famiglia e la mia fidanzata. Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di storico e sono contento per tutti quelli che hanno creduto in me».

La squadra è stata poi attesa in piazza Risorgimento, dove si sono già radunate decine e decine di persone.

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