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Lazio tiene vivo il sogno scudetto, show col Genoa. Inzaghi: "Abbiamo l'obbligo di provarci"

La Lazio tiene vivo il sogno scudetto, vince anche a Marassi contro un Genoa mai domo e resta in scia (-1) della Juventus. A segnare la gara probabilmente la rete dopo due minuti di Marusic che basta per chiudere il primo tempo in vantaggio per i biancocelesti.

Nella ripresa Immobile (sempre più capocannoniere con 27 reti) sigla il raddoppio, ma ci pensa Cassata a riaprire la gara, ma per i padroni di casa arriva la doccia fredda con la punizione di Cataldi che riallunga sul 3-1. Grande battaglia in campo col Genoa che tiene fino alla fine: al 90' il rigore di Criscito per i brividi finali, ma sono gli uomini di Inzaghi a festeggiare. La Lazio perde nel riscaldamento Acerbi con Inzaghi che è costretto così a inserire Vavro dall’inizio. Ma gli uomini di Inzaghi partono subito fortissimi e al secondo minuto sono già in vantaggio grazie a Marusic che entra di forza in area nonostante Masiello e Soumaoro cerchino di fermarlo e batte Perin. Il Genoa risponde subito con Schone su punizione ma Strakosha blocca.

La gara è piacevole e le due formazioni giocano a viso aperto. I biancocelesti sfiorano il raddoppio con Caicedo la cui conclusione viene deviata in angolo da Perin. Il Genoa si fa vedere con Favilli che di testa colpisce il palo al 25'. I rossoblù crescono col passare dei minuti ma la Lazio difende con ordine e cerca di sfruttare le ripartenze grazie anche ad sontuoso Luis Alberto in fase di costruzione del gioco. La manovra avvolgente dei padroni di casa porta spesso i rossoblù al cross e al 38' Ankersen sfiora il gol con Strakosha attento che blocca. Nel finale è ancora Favilli a rendersi pericoloso con un tiro di Biraschi che deviato dalla difesa si trasforma in un assist per l’attaccante del Genoa ma Strakosha si fa trovare pronto respingendo la conclusione.

Nessun cambio nell’intervallo e Lazio pericolosissima al 3' con Immobile che al volo su assist di Milinkovic-Savic fa urlare al gol i suoi tifosi ma il pallone colpisce la parte esterna della rete. Non sbaglia invece al sesto quando raccoglie una corta respinta di Biraschi e batte Perin con un preciso rasoterra. Ma il Genoa è vivo e accorcia le distanze con Cassata, pallone all’incrocio, servito al limite da Ankersen e libero di tirare. Nicola prova così a cambiare inserendo Falque e Pandev mentre Inzaghi poco prima aveva cambiato Caicedo e Leiva con Correa e Cataldi. Nonostante la differenza il Genoa prova a giocarsela ma la Lazio riesce sempre ad essere pericolosa e al 26' direttamente su punizione con Cataldi riporta a due i gol di vantaggio. Nicola si gioca anche la carta Destro ma è Correa ad impensierire Perin che risponde a pugni chiusi appena passata la mezz'ora. Nel finale il Genoa si lancia all’assalto lasciando ampi spazi alla Lazio che non sfrutta però le occasioni e al 43' su cross di Pandev Lazzari tocca con la mano. Richiamato dal Var Maresca assegna il calcio di rigore.

Dagli undici metri Criscito non sbaglia riportando a meno uno il Genoa. Il recupero è una bolgia ma il Genoa non riesce a pareggiare, brava la Lazio a chiudersi nell’assalto finale, mentre Lazzari in contropiede all’ultimo minuto di recupero sbaglia la quarta rete con Perin c he respinge a pugni chiusi. E alla fine applausi per tutti con la Lazio che tiene il ritmo della Juventus e il Genoa che nonostante la sconfitta ha dimostrato di essere vivo e pronto a lottare per la salvezza.

"Mancano 13 partite, siamo qua e abbiamo l’obbligo di restare a contatto con Juventus e Inter. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, 16 vittorie e quattro pareggi nelle ultime 20. In un altro campionato probabilmente saremmo in testa. Dobbiamo continuare così restando con i piedi per terra". Così Simone Inzaghi, intervistato da Sky Sport, dopo il successo della Lazio a Marassi sul Genoa.

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