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Barcellona-Real Madrid, Messi: "Critiche a Zidane? La gente dimentica in fretta"

"Quando giochiamo al 'Bernabeu' ci sono molti più spazi e loro attaccano di più perchè giocano in casa e hanno la spinta dei tifosi. Al 'Camp Nou', invece, impostano un altro tipo di incontro, restando più indietro e ripartendo con giocatori molto veloci. La partita diventa dunque più bloccata e complicata, mentre al 'Bernabeu' giochiamo allo stesso modo per 90 minuti".

Alla vigilia del Clasico tra Barcellona e Real Madrid, Lionel Messi spiega le differenze tattiche e psicologiche nel giocare nei due impianti. Di certo, la sfida che divide in due la Spagna offrirà tensioni ed emozioni anche domani sera al Camp Nou. Una tappa fondamentale del nuovo percorso ai Blancos di Zinedine Zidane, subissato di critiche nonostante abbia nel recentissimo passato vinto praticamente tutto con le 'Merengues'.

"E' sorprendente, ma quelli di noi che sono stati per tanto tempo in un grande club sanno è normale - spiega a 'Marca' il 32enne fuoriclasse argentino dei blaugrana, fresco del suo sesto Pallone d’Oro -. Le persone dimenticano molto rapidamente ciò che è accaduto ed è stato realizzato in passato, chiedendoti tutto giorno dopo giorno".

"E Zidane sicuramente sapeva, al suo ritorno, che le sue tre Champions vinte non avrebbero avuto più importanza. Gli allenatori e i giocatori delle grandi squadre sanno di dover essere costantemente concentrati e convinti di questo".

Edin Hazard, il campione belga giunto questa estate, avrebbe dovuto sostituire, nel cuore e nelle geometrie, un campione assoluto come Cristiano Ronaldo: "Hazard ha molta qualità ma penso che sia diverso da Cristiano, con altre caratteristiche. E’ molto difficile sostituire la perdita di cristiano, ma edin è comunque un grande giocatore". Per Messi, infine, tutti i giocatori del Barça hanno la stessa importanza, partano titolari o dalla panchina: "Ci sono momenti in cui spetta a un altro giocare e penso che tu debba prenderlo nel miglior modo possibile, essendo consapevole che la cosa più importante è che tutti nello spogliatoio si sentano importanti. Abbiamo bisogno tutti di essere motivati per raggiungere gli obiettivi". ANSA

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