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Cori a Balotelli, il capo ultras del Verona: "Macchè razzismo, è folklore"

Il fermo immagine tratto da Sky Sport mostra Balotelli, mentre calcia il pallone verso gli spalti

Macchè razzismo, è folklore. Luca Castellini, capo degli ultras veronesi, intervistato stamani dall'emittente Radio Cafè commenta così l'ultimo episodio che questa volta ha al centro Mario Balotelli. "Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c... il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto lì".

E aggiunge: "Come con il Milan due anni fa - ha proseguito Castellini - abbiamo esultato, abbiamo battuto le mani a Mario. Infatti l'arbitro, quando Balotelli ha buttato il pallone, non si è neanche reso conto del perché. E voi dovreste aspettare il giudice sportivo. Vedrete che la curva di Verona non sarà sanzionata. Quegli ululati sono di quattro person2e che sono stati sentiti solo da chi ha fatto il video. Balotelli li ha sentiti nella sua testa".

Castellini poi rincara la dose: "Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano". Alla domanda se la tifoseria veronese sia razzista, Castellini aggiunge che "ce l'abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani. Ci sono problemi a dire la parola negro? Mi viene a prendere la Commissione Segre perché chiamo uno negro? Mi vengono a suonare il campanello?", ha concluso Luca Castellini, capo della tifoseria dell'Hellas Verona.

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