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Razzismo nel calcio, il Milan denuncia "gravi episodi" in Coppa Italia

"AC Milan sente il dovere di denunciare ai massimi Organi sportivi i gravi episodi di ieri avvenuti sia all'esterno che all'interno dell'impianto sportivo, per i quali la Procura Federale non ha ritenuto opportuno avviare le procedure per porvi fine, con l'auspicio che, con l'impegno di tutti, vengano presi dei provvedimenti affinché il razzismo possa essere debellato da tutti gli stadi italiani". Lo afferma il club rossonero in una nota all'indomani della finale di coppa Italia contro la Lazio.

"In riferimento a quanto accaduto in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia di ieri sera fra Milan e Lazio e più in particolare ai reiterati cori e ululati provenienti dal settore riservato ai tifosi della squadra ospite indirizzati ai giocatori Franck Kessie e Tiemoué Bakayoko prima, durante e dopo la partita, AC Milan conferma la propria posizione di assoluta condanna per ogni forma di razzismo e di discriminazione - si legge nel comunicato -. Nel corso dei suoi 120 anni di storia il Club rossonero ha sempre onorato i valori dello Sport, del rispetto e dell'inclusione, ponendoli alla base di tutte le proprie attività".

Il Milan "intende ringraziare tutti i giocatori di entrambe le squadre per la professionalità e la correttezza, e la propria tifoseria per l'appassionato sostegno e il comportamento responsabile in un contesto esasperato da episodi inaccettabili". La società rossonera, continua la nota, "sete il dovere di denunciare ai massimi Organi sportivi i gravi episodi di ieri avvenuti sia all'esterno che all'interno dell'impianto sportivo, per i quali la Procura Federale non ha ritenuto opportuno avviare le procedure per porvi fine, con l'auspicio che, con l'impegno di tutti, vengano presi dei provvedimenti affinché il razzismo possa essere debellato da tutti gli stadi italiani". (ANSA)

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