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Sempre Juventus, sempre Kean: battuto anche il Milan, scudetto lontano tre punti

Il solito gol del "predestinato" Kean ha deciso la partitissima. Si era visto un bel Milan all’Allianz Arena. Un gol di Piatek aveva messo all’angolo la magna Juve che, con lo scudetto in tasca, aveva pensato forse all’Ajax e alla Champions. Poi aveva pareggiato Dybala, dal dischetto, nella ripresa. E nel finale la partita avrebbe potuto esser vinta da entrambe le squadre, ma dopo i cambi di Allegri ha vinto la Juve.

Il solito copione. In un primo tempo piuttosto duro e non certo bello, gli episodi cruciali sono stati due: un evidente mani di Alex Sandro in area non è stato punito col rigore dopo consultazione con VAR e dello schermo. Subito dopo, un errore di Bonucci (un ex) e di Bentancur, che ha permesso a Piatek di andare a rete. La Juve, che non aveva Pjanic, entrato nella ripresa, aveva perso Can per infortunio (sostituito da un Khedira che rientrava dopo lunga assenza) e ha faticato a creare gioco. E tuttavia, il vantaggio rossonero era parso meritato.

Dopo il primo tempo, la Juve era sembrata poco concentrata e praticamente non aveva creato nulla, salvo una rovesciata di Mandzukic deviata da Reina nel finale. Un rigore (netto) ha permesso a Dybala di pareggiare all’inizio della ripresa, quando si erano registrate occasioni sui due fronti e la Juventus più pericolosa: il formidabile Kean ha segnato il gol della vittoria.

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