CATANIA. Ripartire dalla reazione dimostrata contro il Livorno. E dagli altri aspetti positivi di una prestazione tutta «anema e core», nella quale, però, l'ordine tattico e i meccanismo sono andati spesso in confusione. Rolando Maran ci crede nella salvezza, nonostante l'«operazione sorpasso», che avrebbe dato ben altro ossigeno ai rossazzurri, è fallita al termine di una girandola di gol. Catania-Livorno come Italia-Germania del 1979, ai Mondiali del Messico. È mancata solo la stoccata finale di Gianni Rivera a chiudere con la vittoria una partita giocata con ritrovato coraggio, sacrifico e generosità. «Un mese fa non saremmo stati capaci di rimontare tre volte», ha sottolineata il tecnico etneo, riferendosi alla sconfitta, secca.
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I rossoazzurri ci credono, Maran: «Un mese fa non avremmo rimontato tre volte»
La squadra di Maran, che ha ripreso a marciare, deve adesso cominciare a correre, anche in trasferta. La salvezza, infatti, se la giocherà lontana dal Massimino con gli scontri diretti col Sassuolo, Bologna e Chievo. Domenica c’è il primo banco di prova a Parma
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