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De Canio, esordio opaco: solo un pari col Sassuolo

CATANIA. Il cambio di panchina non basta al Catania per voltare pagina. Il debutto di De Canio, chiamato a rilevare l'esonerato Maran, non rilancia gli etnei, che non vanno oltre un deludente pareggio interno con il Sassuolo, giunto a sfiorare il colpo esterno nel finale e rientrato negli spogliatoi con il rammarico di non aver osato abbastanza contro un avversario in difficoltà. Cambia il tecnico, ma i problemi in casa rossazzurra restano gli stessi, complice un'emergenza che priva l'allenatore di ben nove elementi obbligandolo a inventare da zero la difesa e a fare a meno dell'uomo di maggiore talento, Barrientos, costretto a dare forfait in extremis a causa di problemi fisici. Con una sola settimana di lavoro alle spalle e un organico ai minimi termini (appena 19 i giocatori in distinta), De Canio riparte dal tradizionale 4-3-3 restituendo la maglia di titolare tra i pali ad Andujar, facendo debuttare dal 1' il centrale difensivo Gyomber e buttando nella mischia Keko per completare il tridente. L'avvio del Catania è promettente, quanto meno sul piano del piglio e dell'aggressività, ma la spinta dei padroni di casa si esaurisce presto. Il Sassuolo tiene gli esterni bassi, in particolare Longhi, trasformando il 3-5-2 in 5-3-2 e concedendo agli avversari una sola vera palla gol, neutralizzata da Pegolo, che con un bel riflesso in tuffo si oppone a un colpo di testa ravvicinato di Plasil. La manovra etnea, come con Maran, resta lenta e asfittica, priva di respiro sulla fasce e di quel cambio di passo necessario per far saltare l'ordinata difesa neroverde. De Canio cerca di cambiare qualcosa nella ripresa inserendo Maxi Lopez, ma Pegolo non deve lavorare più di tanto facendosi trovare pronto su una punizione dal limite di Tachtsidis e su uno spunto dello stesso Lopez. Neppure gli ingressi di Guarente e Leto con il conseguente arretramento di Castro sortiscono gli effetti sperati. Anzi, è il Sassuolo, che per larga parte dell' incontro aveva badato soprattutto a restare ben coperto, a prendere coraggio, grazie anche all'avanzamento di Missiroli sulla trequarti, affacciandosi dalla parti di Andujar con Schelotto. La palla migliore della gara ce l'ha il nuovo entrato Zaza a quattro minuti dallo scadere, ma se la divora malamente calciando sul fondo a porta sguarnita dopo essere scattato sul filo del fuorigioco e aver scartato Andujar. Finisce con uno zero a zero che rispecchia i contenuti modesti della partita e fa scoppiare la contestazione del pubblico di casa, tra cori e fischi. La classifica rossazzurra resta critica e all'orizzonte si profilano due trasferte complicate contro Juventus e Napoli nell'arco di quattro giorni. Per De Canio la strada è tutta in salita.

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