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Palermo, un «patto di stabilità» per non finire con i conti in rosso

Il quadro economico scombussolato dalla retrocessione in Serie B, in cassa mancano parte dei soldi per i 25 milioni del monte ingaggi

PALERMO. Un patto di stabilità. Come quello che lo Stato chiede ai Comuni per evitare il «default». Il Palermo si adegua alle «colleghe» di A e B, ma va anche oltre. Se fino all’anno scorso gli stipendi arrivano puntuali ogni mese, adesso si cambia registro: le retribuzioni dei giocatori diventano bimestrali, ed infatti domani i rosanero percepiranno i salari di luglio e agosto. Liquidità di cassa, il problema sta tutto lì. La retrocessione in Serie B è stato uno «tsunami» e il Palermo ha necessità di fare quadrare i conti: dal bilancio sono infatti scomparsi quei 40-50 milioni di euro garantiti dai diritti tv, dai vari sponsor e dagli incassi. Un «problemone» che il Palermo pensa di aggirare con un nuovo sistema di retribuzione: oltre alla bimestralità, ai giocatori sarà chiesto una dilazione nel pagamento degli stipendi.
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