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Sannino: "Siamo vivi, non faremo da vittima sacrificale"

PALERMO. Il pareggio con il Bologna non ha spezzato la speranza di salvezza del Palermo, e così l'atteso derby con il Catania diventa, se si può, ancora più sentito e importante. «Eravamo gia morti cinque giornate fa - ha spiegato Giuseppe Sannino -, ora stiamo vivendo e continuiamo a vivere. Dobbiamo mantere accesa la speranza e muovere la classifica. Il nostro obiettivo sarà giocare per vivere una settimana da protagonisti. Ilicic si sta allenando e sta bene». Al Massimino si prevede il tutto esaurito anche nel settore ospiti. Oltre seicento palermitani raggiungeranno la città etnea. «Mi rendo conto che la nostra tifoseria aspetta con il cuore in gola un risultato che mantenga viva la speranza di credere in qualcosa - ha aggiunto il tecnico -. Giocheremo in uno stadio tutto colorato di rossazzurro: è bello anche per noi entrare in una arena così, non dobbiamo fare la vittima sacrificale. C'è questa sana rivalità sportiva e mi auguro di fare felici i nostri tifosi». Sannino, che deve rinunciare a Miccoli, non vuole svelare la formazione. «Il gruppo mi sta dando soddisfazione, io so chi va in campo - ha concluso l'allenatore del Palermo -. Le scelte sono quasi obbligate per certi ruoli. Abel Hernandez l'ho portato con il Bologna per fargli riprovare il clima, i compagni. Non è pronto, penso si veda, la condizione non è tale da pensare di fare una partita intera».

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