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Sannino: "I giocatori sanno che devono fare la guerra"

L'allenatore del Palermo: "Giochiamo prima delle altre, se vinciamo può essere un fatto positivo". Tra i convocati torna Hernandez

PALERMO. «C'è tensione ma mi auguro che sia positiva, una pressione positiva. Ho visto dei ragazzi consapevoli ma non devono essere i tifosi a spingerci quanto noi a farci spingere verso dove vogliamo arrivare, i palermitani hanno fatto già troppo». Giuseppe Sannino vuole dai suoi un'altra prova super. Dopo le vittorie su Roma e Sampdoria la salvezza non sembra più un miraggio ma il Palermo non deve fare altri passi falsi, a partire dalla sfida di mezzogiorno contro il Bologna. «Ci deve accompagnare il 'dubbio', una parola che sembra messa lì a caso ma che invece è troppo importante per noi. È il dubbio di sapere da dove arriviamo, di cosa abbiamo fatto e di quello che dobbiamo fare. Di certezze dobbiamo averne poche e parlare solo dopo il 95', prima sarebbe da stupidi. E se ci accompagna il dubbio, faremo una grande partita».
Sicuramente a Palermo si respira un'altra aria rispetto a qualche settimana fa. «I ragazzi hanno avuto il merito di riaccendere quella luce che si era un po' offuscata, spenta nell'ambiente, sono loro gli artefici che hanno ritrovato nella gente di Palermo quella ventata che serviva per far di nuovo riaccendere questa fiamma», sottolinea ancora Sannino, che nella lotta per non retrocedere vede un Siena «più avvantaggiato. Il Palermo è una squadra di operai umili che ha trovato il modo di interpretare gli allenamenti e ha fatto sì che invece di essere tanti giocatori sia come un giocatore solo. È cambiata la consapevolezza nel pensare di fare la guerra tutti insieme, se possiamo farlo con tanta gente nello stadio è ancora meglio. La cosa lampante è notare il confronto tra i ragazzi. Questo sta a dimostrare che tutti ci tengono e ci credono, anche se per adesso siamo retrocessi. Se vogliamo fare qualcosa di straordinario, dentro al Barbera si deciderà la nostra sorte».
Il Siena ha battuto il Pescara, mentre il Genoa scenderà in campo conoscendo già il risultato dei rosanero. «Non è bello giocare in orari diversi, ma nelle ultime tre giocheremo in concomitanza - commenta il tecnico - Certo, chi lo avrebbe potuto dire quando si è fatto il calendario? Se vinciamo diventa positivo, altrimenti no». Sannino, infine, torna sulla visita fatta al Santuario di Santa Rosalia. «Ha tante altre cose a cui pensare, deve guardare persone e momenti più difficili dei nostri. Credevo di andare su per fare una visita senza che nessuno lo sapesse».

Sono ventiquattro i giocatori convocati dal tecnico Giuseppe Sannino per la sfida di domani contro il Bologna. Torna a disposizione anche Abel Hernandez dopo il lungo infortunio. Questo l'elenco: portieri: Benussi, Brichetto, Sorrentino; difensori: Aronica, Garcia, Morganella, Munoz, Nelson, Von Bergen; centrocampisti: Arevalo Rios, Anselmo, Barreto, Donati, Faurlin, Formica, Ilicic, Kurtic, Viola; attaccanti: Boselli, Dybala, Fabbrini, Hernandez, Miccoli, Sperduti.

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