TORINO. Un pari che non serve a nessuno, tantomeno al Palermo, più che mai inguaiato al fondo della classifica. Ma nemmeno il Toro è soddisfatto, ci mancherebbe: poteva mettersi in sicurezza praticamente assoluta eliminando i siciliani dalla corsa salvezza e invece si è fermato su un palo clamoroso di Bianchi e su un errore macroscopico di Meggiorini quasi allo scadere. Troppo poco comunque hanno fatto i granata contro un Palermo chiuso a riccio e incapace di una sola conclusione nello specchio, che ha tentato invano nella ripresa le carte Miccoli e Dybala senza alcun esito. Ma anche con quel poco, le occasioni sono arrivate: la prima, clamorosa, a Vives, liberato da un velo di Barreto, ma il centrocampista ha calciato fuori da due passi a porta vuota.
I padroni di casa erano dunque partiti bene, con i solito Gazzi e Brighi padroni del centrocampo, ma non aveva dato profondità alle sue giocate nè respiro sulle fasce. Al 20' poteva essere la svolta quando Bianchi, servito da Barreto, ha esploso un destro dal limite che è andato a stamparsi sul palo, con Sorrentino a sgranare il rosario dalla paura. Ma era solo una fiammata: i granata hanno provato a stanare l'avversario con le solite iniziative di Cerci, sempre vincente nell'uno contro uno, ma in una circostanza l'ex viola è stato troppo altruista: dopo aver guadagnato metri preziosi al limite dell'area, invece di concludere, ha scaricato su Bianchi che, pressato, si è visto stoppare il tiro. La ripresa è stata ancora più desolante del primo tempo. L'ingresso di Santana prima e Meggiorini poi al posto di Barreto sembrava dare più peso alla manovra offensiva, ma il centravanti granata prima si è fatto ammonire (era diffidato) e poi ha scaricato di testa una palla pericolosa filtrata da Cerci sfiorando il palo, con D'Ambrosio che non è arrivato di un soffio al tap in vincente. Ma a otto minuti dal termine, ha ciccato una palla da dentro l'area, facendosela deviare da Sorrentino e qui la sfortuna c'entra poco: era quella più nitida costruita dai granata nella intera partita.
Il Toro si è spento qui e il Palermo non ha saputo prendere coraggio dagli errori e dall'approssimazione granata. I granata, a quota 32, hanno ancora 8 punti da fare per raggiungere l'ipotetica e probabile quota salvezza, ma quello di oggi è stato un passo indietro non solo in classifica, ma anche nel gioco. Oltretutto perdono anche Cerci per squalifica e sarà difficile sostituirlo per la trasferta di Parma. Il Palermo nonostante la discreta dinamica di centrocampisti e attaccanti, non si è mai avvicinato alla porta granata: così sarà difficile salvarsi. Tra i padroni di casa benissimo Gazzi e i due centrali difensivi, bene Bianchi e Brighi, ma poco altro. Cerci di sicuro non ha dato quanto nelle sue potenzialità. Semmai c'è da chiedersi perchè Ventura abbia scelto Vives invece di Santana, più punta e comunque più ricco di spunti tecnicamente. Tra gli ospiti discreto il lavoro di cucitura di Rios, bene i centrali difensivi e poi più nulla. È vero che il Palermo ha una qualità tattica, quella di attaccare con sette-otto uomini che partecipano alla manovra, ma non è mai riuscito a liberarne uno per il tiro, un handicap non da poco. Per i siciliani è davvero notte profonda e l'ultimo autobus passa domenica da Palermo, quando arriverà il Siena.
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