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I rosa non sanno più vincere, pari col Genoa e un piede in B

Il Palermo non va oltre lo 0 a 0 con i liguri nella scontro salvezza, in quella che era una partita fondamentale nella lotta alla retrocessione. La A è lontana sei punti

PALERMO. Un altro spintone verso la Serie B. A darselo da solo, però, è stato direttamente il Palermo. Perché il pareggio contro il Genoa, quart’ultimo, è l’ennesima occasione sprecata dai rosanero per quantomeno abbozzare un recupero nella corsa salvezza. Con la Serie A che resta lontana di sei punti proprio sul Grifone. Lo 0-0 contro la squadra dell’ex Ballardini alla fine lascia solamente una serie di interrogativi sulle scelte di Malesani, ancora imbattuto, ma che ha sempre messo in campo una squadra per non prenderle, più che per provare a vincere, quando la situazione attuale richiede necessariamente anche una certa dose di rischio. Perché non serve a nulla, e col Genoa si è visto, mettere tre giocatori d’attacco, senza però schierare dall’inizio l’unico uomo di peso che hai. Il risultato è stato vedere Ilicic, Fabbrini e Miccoli girare spesso a vuoto, senza mai pungere e facendo il solletico alla retroguardia degli ospiti, che non hanno mai spinto sull’acceleratore e, nonostante ciò, hanno avuto tre palle gol per fare il colpo. Non è un caso, infatti, che gli unici pochi minuti in cui il Palermo ha avuto un barlume di pericolosità sono stati quelli in cui è stato in campo Boselli, che ha però sulla coscienza l’occasione più ghiotta creata dai rosa. Un pizzico di coraggio che però stato perso dopo pochi minuti, quando è stato espulso Aronica. Di fatto, è in quel momento che finisce la partita del Palermo.   
Prima mezzora di sbadigli col Palermo che prova a fare la partita, ma senza riuscire mai a sfondare. Fabbrini è relegato sulla destra e sembra quasi uno spreco, considerando che è il giocatore che riesce a saltare l’uomo con più facilità. Tra l’altro, l’ex Udinese, Miccoli e Ilicic non si cercano quasi mai. La prima vera occasione, invece, la crea il Genoa al 31’, quando Borriello si trova a tu per tu con Sorrentino. Il portiere rosa si fa trovare pronto e salva i suoi. Un minuto dopo, gli uomini di Malesani rispondono con un pericoloso contropiede, sprecato però malamente da Ilicic con un tiro da fuori che si spegne sul fondo. Il Genoa dell’ex Ballardini, però, è sempre in agguato e il primo tempo si chiude con un brivido per il Barbera, quando Rossi, lanciato a rete, colpisce verso la porta con Sorrentino che prega e il pallone che esce fuori di poco. Nell’occasione, Garcia si lascia scappare alle spalle il capitano del Grifone, colpendolo poi in area in scivolata. Il primo tempo si chiude così tra le proteste degli ospiti verso l’arbitro Orsato.
Il Palermo ci prova nel secondo tempo, ma le palle gol latitano e il possesso palla è sterile. I minuti passano e il pallone scotta sempre di più con i 19 mila del Barbera che cominciano a rumoreggiare. I fischi, invece, piovono al 65’, quando Malesani decide di inserire Boselli, facendo uscire uno dei più attivi, Fabbrini. Al 71’ il Palermo costruisce la più ghiotta occasione con il nuovo entrato protagonista. Garcia lancia Ilicic sulla sinistra e lo sloveno fa la cosa più bella della partita, mettendo al centro una palla col contagiri sui piedi di Boselli che deve solo spingerla in rete. L’argentino colpisce a botta sicura, ma trova l’opposizione miracolosa di Frey, che sembrava ormai spacciato. Il Palermo ci crede e al 75’ stavolta è Miccoli ad andare vicino al gol, ma il suo tiro viene deviato. Nel momento di maggiore spinta, però, il Palermo perde un uomo, quando Aronica si fa espellere per doppio giallo. In inferiorità numerica il Palermo perde quel pizzico di sprint che sembrava aver trovato. A quel punto servono un paio di interventi di Sorrentino su Borriello per evitare il peggio. E a nulla servono anche gli ingressi di Dossena e Formica per Barreto e Ilicic. Finisce in parità con gli ultimi minuti segnati dalla pioggia. Piove sul Barbera, mentre al novantesimo piovono sulla squadra anche i fischi della curva.

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