CATANIA. «La rabbia per i torti subiti a Napoli non è ancora sbollita, se dicessi il contrario sarei bugiardo, ma ciò non vuol dire che non abbia fiducia negli arbitri. Sono un uomo di sport, non posso temere i direttori di gara». Rolando Maran è onesto. La prima sconfitta in campionato nel 2013, rimediata la scorsa settimana al San Paolo al termine di 90 minuti in cui gli etnei hanno protestato per almeno tre episodi controversi, non è andata giù al Cataniae
al suo allenatore, chiamati a ripartire nella trasferta di Bergamo, la seconda consecutiva per i rossazzurri.
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