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Pulvirenti: "Un anno di successi"

Il presidente ripercorre il 2012 del Catania. L'unica macchia è rappresentata dalla gara con la Juve. E poi il chiarimento con Montella e le strategie di mercato

CATANIA. «È stato un anno meraviglioso, fatto di successi, cambiamenti e consolidamenti, peccato per l'episodio accaduto con la Juve, ancora oggi faccio fatica a dimenticare: a Rizzoli però non ho alcunchè da dire, in campo era stata presa la decisione giusta, poi è successo qualcosa». Così il presidente Antonino Pulvirenti traccia un bilancio di fine anno del suo Catania, in un'intervista a Sky riportata sul sito della società di calcio. Parlando del mercato Pulvirenti ricorda l'aumento di capitale di 9 milioni di euro di qualche mese fa: «La volontà - spiega - era quella di supportare un progetto tecnico importante ed ambizioso. Migliore di quello ottenuto in questi anni». «A gennaio, però - annuncia il presidente dei rossazzurri - nessuno si muoverà da Catania, e questo messaggio è rivolto a tutti i colleghi presidenti, agli agenti e agli illusionisti: state lontano dal Catania. Non prendo in considerazione alcuna offerta. E non è un fatto economico». Il presidente, poi, affronta l'argomento Marchese: «Il suo procuratore Lippi - rivela - rimanda sempre l'appuntamento con noi e un presidente di Serie A, qualche giorno fa, mi ha detto di avere già un accordo con Marchese, per giugno. Il ragazzo, però, giura che non è vero, e io gli credo». Il presidente del Catania svela di essersi «sentito e chiarito» con l'ex allenatore dei Catania e attuale tecnico della Fiorentina: «Stimo Vincenzo Montella, è il più bravo tra i giovani allenatori in Italia e in Europa». Ribadisce che la salvezza resta l'obiettivo della società etnea: «I numeri dicono che il Catania non potrà mai andare in Europa, ma è vero anche che se confermassimo i risultati ottenuti fino a oggi e qualche grande facesse un piccolo passo falso, allora potrebbe succedere di tutto». Pulvirenti infine auspica una nuova legge sugli stadi: «I club stanno facendo enormi sforzi con i vivai, adesso ci auguriamo - conclude - che gli sforzi vengano fatti anche dalla politica, l'unica che può prendere le decisioni».

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