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Adesso c’è tanto da cambiare

PALERMO. Forse è stato meglio così. Una vittoria, o anche un pareggio contro un’ottima Fiorentina, avrebbe illuso il presidente Zamparini (insiste nel ritenere buona questa squadra), che c’era poco da fare al prossimo calciomercato. Invece c’è tanto da cambiare se non si vuole veramente finire in serie B. Il problema più grosso è in attacco: ti puoi inventare tanto per portare un pallone ai sedici metri ma se non hai chi la mette dentro... Anche Miccoli ormai non si inventa più nulla: il poveretto è abbandonato al suo destino. Ci sono volte che fa tenerezza, perché l’impegno lo mette tutto, anche per rispetto istituzionale del suo ruolo di capitano, ma ormai anche lui si sta spegnendo. Sarà un po’ paradossale parlare dell’ultimo responsabile di questa situazione, pero’ è il primo equivoco di questo Palermo targato Gasperini. Proprio perché è il giocatore più importante. Miccoli prima punta non puo’ giocare: ne riduci le potenzialità. E un Palermo che cerca sempre e solo lui diventa la squadra più prevedibile del mondo e più inoffensiva  del campionato di serie A. Che i rosa abbiano il peggior attacco non è un caso. Al "talentino" Dybala invece sarebbe utile andare a giocare, anche in serie B, ma andare a giocare. Metterlo dentro, il maggior parte delle volte, quando il risultato è compromesso, non è azione utile. Conseguenza di questo ragionamento: servono non una ma due punte. Ma che facciamo i gol. Se arriva Immobile è un buon colpo, ma poi bisogna inventarsi qualcos’altro. A centrocampo ci sono troppi operai e nessun architetto. Tra Rios e Barreto uno basta e Kurtic si è giocato malissimo le sue chance nelle ultime due partite. Poi c’è da fare chiarezza sul ruolo di Donati. Gasperini se l’è inventato difensore centrale (per mancanza di alternative) con compiti di regia ed il magheggio ha funzionato fin tanto che le squadre avversarie non hanno avuto come attaccante centrale un uomo di valore ed esperienza. Quando è successo il contrario Donati ha preso certe stecche che hanno sempre compromesso il risultato.  Se aggiungiamo che gli esterni sono due terzini di grande corsa ma di modesta qualità, si puo’ intuire che anche in questo settore occorre un ampio rinnovamento. Dove invece occorre fare poco e forse il più è stato fatto, con l’arrivo di Totò Aronica, giocatore esperto e "cattivo", è la difesa che ha in Munoz e Von Bergen due buoni interpreti. E’ piaciuto molto contro i viola Garcia che a nostro avviso rende di più da difensore che da centrocampista esterno.  Non crediamo che il rientro di Bovo possa migliorare la situazione mentre forse Cassani potrebbe tornare utile, ma è da capire con quale spirito questo ritorno sia battezzato. Infine il problema portiere. Li dietro ci vorrebbe più personalità e affidabilità. Ma occorre trovare l’uomo giusto.

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