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Sannino: "Basta parlare di un possibile esonero"

"Appena vieni ingaggiato, è la prima domanda che ti rivolgono. A Palermo è difficile allenare anche per questo. Domani sarà una partita difficile". Queste le parole dell'allenatore del Palermo, Giuseppe Sannino

PALERMO. "Non voglio rispondere alla domanda su quanto è delicata la gara di domani. Appena si viene ingaggiati la domanda è sempre la stessa: quanto duri e quando vieni esonerato. Non rispondo più a queste domande". Lo ha detto il tecnico del Palermo, Giuseppe Sannino, scosso dalle polemiche degli ultimi giorni sulla difficile situazione dei rosanero, dopo due opache prestazioni e nessun punto in classifica.
"A Palermo allenare è difficile anche per questo – ha ribadito -. Sannino lavora sempre e domani contro il Cagliari sarà una partita difficile perché tutti si aspettano che il campionato del Palermo inizi domani. Invece non è così, il campionato è iniziato con il Napoli".
Giuseppe Sannino professa tranquillità, ma appare stressato. "Mangiallenatori" Zamparini è dietro l'angolo e il tecnico comincia a sentire il fiato sul collo. In sala stampa, alla vigilia della gara con il
Cagliari, puntualizza subito che non vuol più sentire parlare di possibile esonero e chiama a raccolta squadra e pubblico. "Che Sannino è in difficoltà lo avete detto voi e l'ho letto sui giornali - ha esordito - Non è così, io sono tranquillo e lavoro sempre ogni giorno. Il mio obiettivo è quello di trovare una via e di dare una squadra ai tifosi che sicuramente meritano. Io non mi volto mai indietro e guardo sempre avanti. A Palermo vorrei far vedere risultati, perché per me è la città più importante per passione e tifoseria".
Il Palermo, inutile negarlo, dopo la campagna cessioni è alla ricerca di un'identità. A preoccupare il tecnico, infatti, non sono solo le due sconfitte arrivate contro avversari superiori come Napoli e Lazio, ma un'organizzazione di gioco che sembra ancora lontana. "Voglio soprattutto la prestazione – ha ribadito Sannino, voglio vedere un filo logico. Si può vincere e giocare male, ma ti può andare bene alcune volte. Se giochi bene e perdi, poi ti ritrovi e arrivano anche i risultati. A me interessa molto il gioco della squadra. Nelle prime due gare non ho visto niente di tutto questo, la passione ci deve spingere a uscire da questa situazione".
La squadra, almeno per il momento, sta con il tecnico. "Non dico che i giocatori sono carichi perché a me non piace usare questo termine - ha spiegato -. Abbiamo lavorato bene, spero solo di vedere risultati nella gara di domani che è molto difficile. Di Dybala non parlo perché non rispondo a domande sui singoli".
In settimana, però, il capitano Fabrizio Miccoli ha spiegato, senza tanti giri di parole, che questa squadra, molto inesperta, deve lottare per la salvezza. "Questa è la rosa - ha detto Sannino - e io devo lavorare con quello che ho a disposizione. Se poi i ragazzi sono giovani per questa serie lo dovete vedere voi. In certi reparti è vero che manca la personalità per gestire delle situazioni, ma io voglio solo che la squadra cresca".
Per il Cagliari, prossimo avversario domani al Barbera, tanti complimenti. "E' una grande squadra - ha concluso il tecnico -, ha rapidità, gioca da tanti anni assieme e ha già un'identità. Il Cagliari ha buoni giocatori come Conti, Nainggolan, poi ci sono tre attaccanti molto pericolosi. Già si conoscono ed è un vantaggio. Bravo anche Cossu, ma tutto il Cagliari fa un calcio veloce".

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