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Contro il Siena, Mangia riparte dalla certezza Miccoli

E' il capitano l'unico sicuro di scendere in campo oggi. Per il resto l'allenatore del Palermo fa pretattica. "Sfida con Sannino? Ci sarà da divertirsi a bordo campo"

PALERMO. Palermo-Siena sarà la sfida del campo. Mangia-Sannino sarà, invece, il particolare match che si giocherà in panchina. Dell’incontro-scontro tra i due tecnici che fino alla scorsa stagione hanno fatto le fortune delle due compagini del Varese, la prima squadra e la Primavera, si è parlato per tutta la settimana. Oggi sarà il campo a parlare finalmente. Nel frattempo, basta una battuta di Mangia, intervenuto ieri in conferenza stampa al Barbera per sintetizzare il clima che si respirerà oggi sulle due panchine. «I telecronisti a bordo campo domani si divertiranno con me e Sannino e dovrebbero anche pagare un biglietto per vederci. Non siamo proprio dei lord inglesi durante le partite».
Mangia contro Sannino. Al di là delle battute che col tecnico del Palermo non mancano mai, Mangia traccia le difficoltà che i rosa potranno incontrare oggi sul loro cammino. E si parte proprio dalla conoscenza con Sannino che potrebbe determinare l’andamento della gara. «Io non so se è così vero che ci conosciamo così bene. Di sicuro, però, ho pensato a qualche variante in più rispetto al solito, ma non aspettatevi sorprese clamorose. Il mio rapporto con Sannino è molto professionale, non ci siamo frequentati fuori dal campo, il nostro punto unione era il direttore Sogliano. Per quanto riguarda la partita, invece, quella col Siena di domani è la più importante per me solo perché è la prossima. Sarà difficile perché il Siena sta in salute e gioca bene. Non so se faranno una partita di attesa o se ci verranno a pressare alti, però, vengono con dei giocatori di qualità con la gamba buona per ripartire».
Si riparte dalla certezza Miccoli. Fa pretattica e non svela le carte che si giocherà oggi il tecnico rosaerno. L’unica certezza che Devis Mangia offre ai taccuini dei giornalisti è l’impiego di Miccoli, spazzando via le nubi di un Miccoli no al top, che non si era allenato al meglio durante quest’ultima settimana. «Miccoli sta bene e gioca. In attacco anche Pinilla e Hernandez sono disponibili, e devo decidere chi è più adatto a iniziare dal primo minuto».
Dubbio Ilicic. Dopo quello del capitano un altro nome sul quale però le incognite restano è quello di Josip Ilicic. Le sue quotazioni per vederlo in campo dall’inizio sono in rialzo, dopo la buona mezzora dell’Olimpico contro la Lazio. Ma certe parole dell’allenatore non tolgono il dubbio. «Ilicic ha voglia di giocare, ma ne ho 27 di giocatori che hanno voglia di giocare. Vediamo domani se è arrivato il momento di riproporlo da titolare, ora non ve lo dico. Attenzione, però, possono essere determinanti anche i giocatori che entrano nel corso della partita. Josip accanto a una punta? Può essere una variante a disposizione».

"Io senza pregiudizi? Continuerò a esserlo sempre". Mangia, infine, commenta le parole di Maurizio Zamparini. Secondo il presidente il pregio e allo stesso tempo il difetto dell’allenatore rosa è l’essere giovane e inesperto per la massima serie che lo porta a essere senza pregiudizi nell’allenare. Ecco cosa pensa a proposito l’ex tecnico della Primavera del Palermo. «Il presidente ha detto tante cose giuste e sono d’accordo con lui, però sono contento di essere giovane e ci sta quindi il fatto di essere inesperto. Sul fatto dei pregiudizi, credo che l’importante sia essere coerenti. Un giocatore con me non gioca per bontà divina ora e non lo farà mai. Anche perché, i giocatori ormai mi conoscono e sono stato chiaro fin da subito con loro. Sanno come lavoro e soprattutto i calciatori hanno grande memoria e con loro non devi contraddirti. Ma tengo anche a dire che qui mi stanno mettendo nelle condizioni di fare bene le cose, dal presidente allo staff. Questa gestione mi dà una grossa mano».

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