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Difesa, ecco il pilastro Silvestre: "In rosa dimensione giusta"

L'ambiente ideale dove crescere. Ha definito così Palermo il difensore argentino nel giorno della sua presentazione al Barbera. E lancia il guanto di sfida ai suoi ex compagni del Catania: "Ora vinco i derby con la mia nuova squadra"

PALERMO. Nessuna titubanza, nessun dubbio. Da Catania a Palermo con la convinzione di fare una tappa importante per la propria carriera. E pazienza se Matias Silvestre degli etnei era anche il capitano. Ora inizia la sua avventura in rosanero. «Venire a Palermo è stata una scelta molto convinta per la fiducia e l’entusiasmo che ha dimostrato la società nei miei confronti. È la dimensione giusta per me, per continuare a crescere. Ho sentito parlare di altre squadre anche importanti interessate a me, ma sono contento di essermi legato al Palermo per i prossimi quattro anni, anche perché Mascara, Terlizzi e Captano mi hanno parlato molto bene dell’ambiente». Queste le prime parole del difensore argentino, presentato oggi allo stadio Barbera, da giocatore del Palermo. Parole che fanno capire come la storia all’ombra dell’Etna sia già un capitolo chiuso. Se ne apre un altro a Palermo, in cui le responsabilità sulle spalle di Silvestre si moltiplicheranno. Sogliano, dopo il quasi addio di Bovo, ha puntato forte su di lui per mettere a posto il reparto difensivo, quello che la scorsa stagione ha registrato le lacune più evidenti del gruppo rosa.
L'acquisto più costoso. E non a caso Silvestre, che ha scelto il numero 3, è anche fino a questo momento l’acquisto più costoso del mercato della società di Zamparini, con più di sette milioni di euro versati nelle casse del Catania. «Sono onorato per questa valutazione, ma questa per me non è una preoccupazione anche perché se si è arrivati a questa cifra vuol dire che qualcosa in campo l’ho dimostrata. Ora, però, mi tocca confermarla col Palermo».
"Difesa a tre? A disposizione del mister". Silvestre mostra sicurezza davanti ai taccuini. È la stessa sicurezza che dovrà dare alla difesa rosa. E il primo obiettivo sarà per lui superare il periodo di adattamento a modulo e nuovi compagni. «Sicuramente sono più abituato a giocare a quattro, ma sono a disposizione del mister che in questo periodo ha provato soprattutto la difesa a tre. Per quanto riguarda i miei nuovi compagni, c’è da dire che il Palermo ha investito molto sulla difesa quest’anno. Siamo tanti e quindi dovrò guadagnarmi il posto da titolare perché ci sarà concorrenza. È vero, dovremo conoscerci meglio, ma questo non dovrà essere un alibi e poi c’è ancora tempo per lavorare». 
Silvestre, difensore...goleador. Non solo difesa, però. Sì, perché il Palermo spera di trovare in Silvestre il goleador aggiunto, vista la vena realizzativi dimostrata lo scorso anno a Catania dove i suoi sei gol sono stati pesanti in chiave salvezza. «Fortunatamente ho una certa abitudine al gol. Anche in Argentina ho segnato, ma certamente l’ultima stagione sotto questo aspetto è stata ottima. So che sarà difficile, ma cercherò di ripetermi e, perché no, fare più gol».
"Derby? Ora li vinco col Palermo". Inevitabile, inoltre, affrontare l’argomento Catania. Prima di tutto, Silvestre ha affermato che non c’è stato fino ad ora nessun problema coi suoi nuovi tifosi, nonostante il passato in rossoazzurro. «La gente mi ha accolto subito molto bene e voglio farmi trovare pronto per avere la fiducia da parte dei tifosi». Il pensiero al derby, invece, per il difensore argentino è ancora lontano. La prima sfida questa’anno tra le due siciliane di A sarà il 18 dicembre al Massimino. «Ancora manca tanto al derby e quindi penserò a questa sfida una settimana prima di giocarla. E non ho neanche pensato se esulterei o meno in caso di gol. Per ora penso al Novara. Il Catania ultimamente ha vinto spesso i confronti col Palermo? Non c’è nessun segreto, bisogna affrontare i derby al massimo perché la gente ci tiene molto. Ora proverò a vincerli tutti col Palermo».

Europa e nazionale, gli obiettivi di Silvestre. Infine, Silvestre passa in rassegna gli obiettivi personali e di squadra dell’anno in una stagione che ha già visto la perdita dell’Europa League. «Siamo rammaricati per l’eliminazione, ma ora iniziamo  una nuova tappa e speriamo di tornarci l’anno prossimo. L’obiettivo sarà quello di migliorare quanto fatto l’anno passato e di qualificarci in Europa. Il Palermo è una squadra forte e lo ha dimostrato negli ultimi anni. Per quanto mi riguarda, invece, - ha concluso il difensore classe 1984 –spero che il Palermo possa rappresentare una vetrina per la nazionale argentina. Spero possa arrivare questo premio».

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