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Zamparini: "Sciopero? Per me è una stupidaggine"

PALERMO. "Lo sciopero dei calciatori, a mio avviso, è da considerare la più grande stupidaggine. Con l'Italia e l'Europa in crisi, non è proprio il momento di stare ad ascoltare chi guadagna mediamente almeno un milione all'anno". Lo ha detto Maurizio Zamparini, intervenendo sulla vicenda dello sciopero dei calciatori, che chiedono la firma del contratto collettivo e, in caso contrario, minacciano di bloccare l'inizio della Serie A.
"Quello che più dà fastidio - ha aggiunto il patron del Palermo - è l'out-out imposto. Ha risposto bene Maurizio Beretta. Tommasi ha detto una cosa che ritengo mostruosa, parlando di allenatori che stanno per diventare esclusivamente aziendalisti. Da che mondo e mondo gli allenatori vanno contro l'interesse dei propri presidenti che li pagano? Nelle parole del rappresentante dell'Aic c'é inoltre una sconfessione intrinseca".
Zamparini ritiene lo sciopero una "stupidaggine ideologica". Le minacce dei calciatori non lo spaventano. Anzi, "magari si arrivasse allo sciopero". "Il calcio in questo momento è in mano ai procuratori - ha concluso - mentre noi vogliamo fare le cose con buon senso, sedendoci attorno a un tavolo e confrontandoci senza alcuna demagogia".

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