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Zamparini: "Siamo un cantiere aperto"

Il presidente rosanero commenta con calma l'eliminazione dall'Europa League del Palermo: "Abbiamo bisogno di tempo, ci mancavano giocatori importanti ed eravamo indietro di preparazione. Il mercato? Era chiuso anche prima"

PALERMO. Niente esplosioni di rabbia, minacce o altro. Anche perchè sa benissimo che, ora più che mai, il Palermo 2011/2012 targato Pioli e senza Pastore è una sua scommessa. Maurizio Zamparini  commenta con inconsueta calma l'eliminazione del suo Palermo in Europa League, dopo l'1-1 di iera sera in casa del Thun: “Io la partita non l'ho vista, ma me l'hanno raccontata. In ogni caso non ci strappiamo le vesti perché abbiamo bisogno di tempo per via di allenatore e giocatori nuovi. Non dimentichiamo che ci mancavano giocatori del calibro di Pinilla e Hernandez, oltre a Cetto che sulla carta è titolare del reparto difensivo – ha proseguito il presidente del club rosanero -. Non ha potuto giocare ed è stato molto sfortunato: prima la rottura del naso, poi un problema muscolare. Certamente l'eliminazione non fa bene, il mister aveva detto che c'era il 50 per cento di possibilità di raggiungere la qualificazione, c'è stata disattenzione e non siamo ancora una squadra, mentre abbiamo incontrato i più forti che potevamo prendere al primo turno.

Il presidente poi spiega la strada da seguire per la ripresa: " È un Palermo che specialmente nei suoi uomini più importanti non c'è e non ha ancora un gioco, il mister sta ancora sperimentando e vedendo un attimino quali sono le soluzioni migliori. I tifosi
devono stare calmi e tranquilli, abbiamo una buona squadra e buon tecnico che ha bisogno di tempo per sistemare le cose – spiega Zamparini - Quando mi hanno detto che vincevamo 1-0 ho pensato che giocando con una squadra come il Thun dovevamo portarci almeno sul 2-0. Non gli devi consentire di arrivare nella tua metà campo, difendendoti bene. Queste cose servono per fare esperienza e vedere cosa non va. Quando si cambia modulo nell'arco della partita vuol dire che comunque siamo ancora un cantiere aperto che deve continuare a lavorare, anche se poi Gasperini, per esempio, cambia modulo anche tre volte in una partita come sua abitudine e modo di vedere la gara".

Il Palermo ha pagato anche la differenza di preparazione con il Thun. "Purtroppo le squadre italiane hanno questo handicap: quando incontrano presto delle formazioni straniere - spiega Zamparini -, che hanno iniziato prima il campionato e che hanno gia' 5-6 partite ufficiali sulle gambe, fanno figure di questo tipo".

Fuori dall'Europa ma nessun rinforzo in arrivo: "Il mercato del Palermo era già finito prima di questa eliminazione e sarebbe finito lo stesso. La squadra è completa, non manca nessun elemento". Un abbraccio a Pioli. "So che era deluso, ma anche lui deve stare sereno"

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