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Rossi: "Vincere al Sud ha un sapore diverso"

Il tecnico rosanero alla vigilia della finalissima di coppa Italia contro l'Inter: "Sono un uomo del Nord ma in questo momento mi sento del meridione. Trionfare qui è più difficile, conosco i sacrifici che la gente ha fatto per essere con noi, perchè il loro è un sogno". Dubbi sulla formazione

ROMA. Un uomo del Nord, ma in questo momento un allenatore e un uomo che si sente del Sud. Mai come alla vigilia della finale di Coppa Italia, Delio Rossi veste i panni del palermitano. Sa che idealmente lui domani non sarà solo il condottiero di una squadra di ventitre giocatori, ma anche di tantissimi tifosi rosanero che si stanno muovendo da Palermo verso Roma o che sono già arrivati nella capitale (a questo proposito ad oggi sono 69.815 i biglietti venduti per un incasso di circa due milioni di euro che porterà al tutto esaurito, ndr). «Conosco i sacrifici che la gente ha fatto per venire qua e vorrei regalargli questa gioia, perché per loro è un sogno».


Un sogno che l’allenatore di Rimini vuole regalare come due anni fa ha fatto con i sostenitori della Lazio. “Anche se sono passati due anni, la competizione è la stessa ma è una bella sensazione anche questa volta perché raggiunta con due realtà diverse. Specialmente quella del Palermo, perché si tratta di una società emergente”.


E la sua squadra emergente vuole giocarsela fino alla fine, pur sapendo di giocare contro una compagine dal valore superiore a quello dei rosa. “Come chances, non do percentuali anche perché non faccio il farmacista e sono uno dei pochi che non va a giocare la schedina. Però so che la mia squadra per vincere, deve mettere in campo tutte le sue qualità. Il Palermo è una squadra d’attacco. Non siamo nelle condizioni di fare partita tattica, non è nelle nostre corde. Siamo la squadra più giovane della Serie A. Corsa, velocità e applicazione sono le nostre armi da proporre, speriamo che bastino”.


Sperando che basti anche il recupero di Acquah, anche se rimane il dubbio di Pinilla-Hernandez. “È vero che ci sono squalifiche che non consentono una certa varietà di scelte. Ma le incognite ce le ho perché devo ragionare nell’ottica di una gara secca che può andare a finire anche ai supplementari e devo capire se certi giocatori possono essere più utili da inizio match o in corso d’opera”.


E quella di domani, in caso di vittoria, potrebbe essere proprio un bel modo per dire addio al Palermo. Ma di futuro Delio Rossi proprio non ne vuole sentire parlare. “Le situazioni personali al momento non contano. Io e i giocatori abbiamo testa e cuore alla finale. Io alla Roma? Il bene collettivo in questo momento è il Palermo che si gioca qualcosa di importante. Finita la partita, mi incontrerò col mio presidente e valuteremo cosa è bene per me e la società”.

Infine un commento sul collega avversario di domani sulla panchina dell’Inter. “Leonardo? Se sta all’Inter vuol dire cha ha dei valori. Io rispetto tutti e non sono invidioso di nessuno perché contento della carriera che ho avuto”.

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