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Il ritorno di Moris: "Ho continuato grazie a Zamparini"

Prima conferenza stampa di Carrozzieri dopo la squalifica. "Mi sento al 70-80%. Spero che Rossi mi butti presto in campo"

PALERMO. I due lunghi anni di squalifica sono alle spalle. Dopo l’ “esilio”, per Moris Carrozzieri ora contano solo il campo per recuperare la condizione atletica migliore e il futuro. Un futuro rosanero, per ripagare la fiducia di Zamparini e l’affetto dei tifosi per i quali è rimasto un beniamino nonostante la brutta vicenda che lo ha portato alla squalifica di due anni per aver consumato cocaina. In particolare la chiamata del presidente dopo la sanzione è stata quella che ha “salvato” il gigante della difesa rosanero.

Grande soddisfazione. «Dopo due anni, è una soddisfazione tornare in gruppo. Mi alleno la mattina coi preparatori Valter Vio e Massimo Catalano e di pomeriggio con la squadra. Spero che il mister mi butti presto in campo. Forse quando arriverà questo momento sarà quasi come esordire per la seconda volta in Serie A. Stavolta però avrò più esperienza ad aiutarmi», ha dichiarato Carrozzieri oggi in conferenza stampa a Boccadifalco.

"Grazie presidente". I ringraziamenti sono per Zamparini, ma non solo. «Devo dire grazie al presidente. Se non era per lui, non stavo ancora qui a Palermo. Spero di riconquistarlo in campo con le prestazioni. Non ho mai pensato di smettere proprio per merito suo. Zamparini, dopo la squalifica, mi ha detto che mi rinnovava il contratto. Inoltre, voglio ricominciare anche per gli splendidi tifosi, che mi hanno sempre incoraggiato e acclamato. Loro mi hanno sempre rispettato per come mi comportavo in campo e fuori. Vorrei vincere qualcosa col Palermo per me e per loro. Poi anche la famiglia e la mia ragazza mi sono stati vicini. Anche i compagni come Liverani., Miccoli e Migliaccio hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza, li ho sentiti spesso».

La difesa malata. Carrozzieri, però, non si sente affatto salvatore della patria. Se la difesa è malata, infatti, Carrozzieri non è il medico che da solo può curarla. Non è lui la pedina che può risolvere come d’incanto i mille problemi della difesa rosanero evidenziati in questa stagione. «Troppi gol presi? In questi casi il problema è della squadra, di certo non  perché mancavo io. Magari con l’Udinese se c’ero io prendevamo anche otto gol – scherza Carrozzieri -».

Seguire mister Rossi. Il centrale ex Atalanta parla anche del primo approccio avuto con mister Rossi. «Non c’è stato un colloquio faccia a faccia tra me e lui. Rossi ha parlato alla squadra in questi giorni. Ci ha detto che dobbiamo onorare la maglia e noi dobbiamo andare dietro di lui».

"Concorrenza? Meglio che ci sia". Non è spaventato, invece, dalla presenza di tanti difensori centrali in squadra e parla del suo attuale stato di forma. «Sono contento che ci sia tanta concorrenza, non mi spaventa. Quando arrivai in Serie A ero il sesto centrale e poi sono diventato titolare. Il futuro dipende da me. Per quanto riguarda la condizione, mi sento al 70 – 80 %. Come potenza atletica sono a buon punto. Sabato gioco con la Primavera, ma non ho fissato nessuna data per il ritorno in campo con la prima squadra, anche perché dopo due anni di assenza non posso pretendere nulla».

"Contestazione? Facciamo mea culpa". Nessuna polemica verso i tifosi da parte di Carrozzieri nonostante il clima di contestazione. «Tornando da Catania ho parlato coi tifosi. Bisogna accettare il loro disappunto. Non dimentichiamoci anche gli applausi sullo 0-7. Noi, invece, dobbiamo fare un mea culpa».

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