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Cosmi: "Il mio pensierò è già al derby"

Sosta per le nazionali e una settimana senza partite. La testa del tecnico del Palermo è comunque già proiettata alla sfida col Catania. nessun caso Miccoli e un Ilicic rigenerato tra gli argomenti affrontati oggi dall'uomo del fiume

PALERMO. Mentre c’è chi si gode la resurrezione dopo la gara col Milan e chi, invece, è impegnato in giro per il mondo con la propria Nazionale, Serse Cosmi ha già la testa al derby. Sarà la trasferta al Massimino il grande appuntamento che attenderà la sua squadra dopo la sosta per gli impegni delle nazionali. Oggi il tecnico rosanero ha parlato di tutto. Di quello che gli è piaciuto col Milan e quello che lo ha lasciato meno soddisfatto. Ha fatto il punto su modulo e singoli interpreti, fino ad arrivare anche alle vicende internazionali che riguardano la Libia.

Testa già al derby. Per Cosmi, intanto, oggi è iniziato il countdown verso il derby. «L’obiettivo a questo punto è la continuità e in questo senso sono già molto concentrato sul derby. Spero che presto lo siano anche i giocatori, perché capisco che tra sosta e impegni con le nazionali questo può essere un po’ difficile Come si fa senza mezza squadra fino a giovedì della settimana prossima? Andare in Nazionale significa cambiare ambiente e può essere un fatto positivo. Certo, non è il massimo, però vuol dire che i giocatori sono bravi».
Più e meno contro il Milan. L’uomo del fiume torna poi ad analizzare i fatti positivi e negativi della sfida contro i rossoneri, dopo aver rivisto la partita in tv a mente fredda. «Sotto l’aspetto caratteriale la squadra ha fatto una grande partita. Era il massimo che potessi chiedere. Da allenatore poi devo sempre cercare cose da migliorare e c’è sicuramente qualcosa che i giocatori non hanno espresso e che io vorrei. Ad esempio la serenità nel ripartire. Siamo stati bravi a chiuderci, ma siamo ripartiti poche volte e spesso con poca lucidità. Questa non è una squadra che può solo difendersi, anche perché ha tutte le qualità per attaccare ed essere spietata». Me se tutte le altre partite non saranno contro il Milan, il problema si porrà quando l’avversario si chiamerà, ad esempio, Bari e dovranno essere i rosanero a fare la gara. «Il problema me lo sono posto anch’io. Di certo questo modulo non è assolutamente difensivo. Molto dipende dagli esterni. E poi, quando ci sarà da fare la partita, dovremo mettere più giocatori nella metà campo avversaria».

Miglioramenti in difesa. Col successo di sabato, Cosmi è salito a cinque vittorie personali contro il “Diavolo”. L’allenatore ha messo questa vittoria al primo posto, a pari merito con la prima del suo Perugia a San Siro col Milan, come significato. E quella di tre giorni fa è stata, secondo Cosmi, quella che gli ha fatto vedere i primi veri miglioramenti in difesa, che anche il presidente Zamparini ha sottolineato. «In effetti, è vero. Ho avuto la sensazione per la prima volta col Milan di assistere ai primi miglioramenti in difesa. Ma ci sono stati perché i passi in avanti non hanno riguardato il solo reparto arretrato, ma tutta la squadra». 

Delio Rossi? Un confronto che non pesa. Immancabile come sempre il confronto col fantasma di Delio Rossi, che però non provoca nessun fastidio al neo tecnico. «Il fatto che la gente sia attaccata all’allenatore precedente per me è realmente motivo di orgoglio, perché nel calcio di oggi è difficile che avvengano certe cose. Mi piacerebbe essere considerato per quello che ho fatto anch’io. Io devo farmi apprezzare dalle gente attraverso i risultati sul campo e i comportamenti».

Miccoli, capitano indiscusso. Si passa poi a parlare dei singoli. In primis del capitano, che ha giocato solo l’ultimo spezzone della gara di sabato. «Nessun “mal di pancia” per Miccoli. Venerdì potevo dire che Miccoli era in forse per le sue condizioni fisiche. Non l’ho fatto perché non ero ancora convinto e per non dare vantaggi agli avversari. Ma lui rimane il capitano indiscusso del Palermo. Io ho grande stima verso di lui».

Migliaccio, pilastro... della difesa. Non si pone nessun problema neanche per quanto riguarda la posizione di Migliaccio. Col recupero di Goian e il rientro di Bovo dalla squalifica, il posto del napoletano rimane in difesa, come fa capire Cosmi. «Io devo fare riferimento a ciò che vedo. Migliaccio ha preso dai giornali i migliori voti sabato. Onestamente al momento faccio fatica a spostarlo. Giulio fa i due ruoli straordinariamente e quindi non mi pongo il problema».

Ilicic e Bacinovic, Cosmi avverte gli azzurri. Cosmi, inoltre, avverte l’Italia che dovrà affrontare la Slovenia venerdì. «Non ci sono buone notizie per l’Italia, in particolare per quanto riguarda Ilicic che è assolutamente rigenerato. Per me Ilicic non deve diventare un forte centrocampista perché già lo è. In un centrocampo a tre ha le caratteristiche necessarie per essere importante, perché sa smistare e inserirsi. È il massimo che un allenatore può aspettarsi da un giocatore in quel ruolo. Nel centrocampo a cinque aveva qualche remora, ma si è seduto e ha capito che può fare quello che gli chiedo. Anche perché non gli ho stravolto il ruolo ma l’ho aggiustato. Bacinovic, invece, è stato l’ago della bilancia a nostro favore perché ha fatto al massimo ciò che gli avevo chiesto, limitando Seedorf».

Un augurio al figlio di Gheddafi. Dal calcio all’attualità Cosmi parla in particolare di Saadi Gheddafi, avuto come giocatore ai tempi del Perugia. «La situazione è brutta a prescindere dal fatto che ho conosciuto Saadi Gheddafi. Io a quel tempo ho conosciuto un ragazzo dalla grande disponibilità e con grande senso di rispetto che difficilmente ho visto anche in giocatori importanti. Mi auguro non gli capiti nulla di negativo. Io e il mio staff gli vogliamo bene».

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