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Zamparini: lo spogliatoio è spaccato

Il presidente del Palermo: “Questo è il momento peggiore da quando siamo in serie A. E non è più una questione di allenatore”

PALERMO. Il vero problema non sono i gol subiti di cui si parla da tanto tempo. E non sarebbe nemmeno l’improvvisa «malattia» di cui soffre l’attacco. Il vero problema di questo Palermo, che non è più una squadra, sta nello spogliatoio. «Me l’hanno nascosto bene il problema, ma adesso ho scoperto che questa squadra è spaccata, che ognuno va per conto suo, che non c’è unità d’intenti. E così, purtroppo, non si va da nessuna parte». Il j’accuse è di Maurizio Zamparini, presidente di un Palermo che non esiste più. Sciolto come un ghiacciolo a Ferragosto. Quattordici gol subiti in quattro partite, zero fatti negli ultimi 312 minuti, quattro sconfitte di fila e un esonero. «Ecco, non avrei mai voluto commentare tutto quello che ci sta succedendo - continua Zamparini - non ho dubbi a dire che è il momento peggiore da quando siamo in serie A. A livello di classifica eravamo messi peggio nel passaggio della gestione Guidolin-Colantuono, ma stavolta non ho più squadra. È stato un dolore vedere il Palermo contro la Lazio. Né un’idea, né grinta, niente di niente. Ho visto tanti fantasmi in campo, giocatori irriconoscibili. Gli argentini sono da serie B, gli sloveni da C. È incredibile l’involuzione di Ilicic e Pastore. E che dire di Muñoz? Sembra un “granchio vuoto”. Per me resta un grandissimo centrale, ma lui - come tutti gli altri - non c’è più con la testa. E non è più una questione di allenatore».
Sul Giornale di Sicilia la versione integrale dell’articolo.

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