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I rosa rispettano la tradizione e perdono a Cagliari

Il Sant'Elia e l'ora di pranzo si confermano insidie per i rosa: i sardi vincono per 3-1. Brutta la prestazione del Palermo, in partita solo nei minuti iniziali. In fuorigioco il primo gol dei padroni di casa

PALERMO. I tifosi del Palermo che in settimana hanno visto avversario da affrontare oggi, orario dell’incontro e arbitro del match, avranno fatto sicuramente gli scongiuri. E avevano ragione, perché il Palermo nel partita di oggi a Cagliari ha rispettato tutte le tradizioni. Purtroppo, perché erano tutte tradizioni negative. Il Palermo, perdendo per 3-1 conferma che al Sant’Elia è sempre vita dura. Esce sconfitto per la terza volta su tre in una gara giocata alle 12.30 e per la sesta volta su sei gare perde un confronto diretto dall’arbitro Tagliavento. Numeri che faranno pensare a uno scaramantico come Rossi.
Ma a prescindere da numeri, statistiche e sfortuna, oggi si è vista una delle peggiori prestazioni di stagione, che fa iniziare male il girone di ritorno dei rosa. È stato un Palermo tonico quello che si è visto nelle prime tre uscite del 2011 tra campionato e Coppa Italia. Oggi, invece, probabilmente ha pagato qualcosa dal punto di vista della condizione fisica. Le quattro ammonizioni, infatti, e certi eccessi di nervosismo sono la spia del fatto che oggi le gambe e le teste dei rosanero non andavano nella stessa direzione. Gli infortuni, le assenze e la prova comunque buona e convinta dei padroni di casa hanno fatto il resto. E perché no, ancora una volta la direzione arbitrale della terna diretta da Tagliavento non ha convinto. In particolare è pesante un fuorigioco netto non fischiato in occasione del primo gol dei rossoblu.
Una partita, in cui nella prima parte a spiccare non sono tanto le azioni di gioco, quanto episodi di nervosismo, che portano nel giro di dodici minuti alle ammonizioni di Ilicic e Bacinovic. La prima fiammata, però, arriva proprio da Ilicic, che col suo mancino libera Maccarone solo davanti al portiere Agazzi. Ma come spesso è capitato in questo campionato, quando Big Mac si è trovato in queste situazioni, il numero 32 rosanero è stato anticipato sul più bello. E la risposta del Cagliari non si fa attendere, che al 22’ passa in vantaggio. Nenè, inventato trequartista al posto di Cossu,  pesca Matri in area, che chiude il triangolo. Nenè centra il palo e Matri sulla respinta si fa trovare pronto e non sbaglia. Ma siamo alle solite. Nel primo passaggio di Nenè, Matri era in netta posizione di off side. Un altro errore che si va ad aggiungere alla lista dei torti stilata dal presidente Zamparini. Pochi istanti prima del gol dei sardi, invece, Maccarone era stato fermato in campo aperto per una posizione irregolare inesistente. Gli uomini di Rossi, però, non sono convinti nella reazione e non riescono a imbastire nessuna offensiva degna di nota. Ilicic e Pastore impalpabili, Maccarone, invece, si sbatte, ma senza risultati. Il Palermo chiude così uno dei peggiori primi tempi di stagione contro un Cagliari di certo non sfavillante.
Si chiude male la prima frazione, inizia peggio la seconda. La squadra di Donadoni, infatti, raddoppia dopo due minuti, al 47’, sugli sviluppi da calcio d’angolo con Acquafresca. Potrebbe essere il colpo del k.o, ma tre minuti dopo i rosa riaprono la gara. In una partita spenta, solo giocatori di classe potevano riaccendere la luce. Ci pensano, allora, Ilicic, che rifinisce, e Pastore che chiude con una cannonata sul primo palo a riportare il Palermo a meno uno dai sardi. Al 50’. Sembra ora un altro Palermo, ma l’illusione dura appena quattro minuti, perché al 54’ è Biondini con un tiro da fuori deviato da Andelkovic a ristabilire il doppio vantaggio. Il Palermo, però, sugli sviluppi dell’azione che ha portato al gol è rimasto troppo a guardare le trame dei sardi sulla fascia sinistra. La prima mossa di Rossi arriva al 56’ con l’ingresso di Liverani per Bacinovic. Entrerà anche Joao Pedro per Ilicic. Ma il terzo gol ha già messo la parola fine alla partita con più di mezzora d’anticipo sul fischio finale. A parte qualche calcio d’angolo, infatti, il Palermo non sarà più in grado di creare altro. Il Palermo esce, dunque, sconfitto dal Sant’Elia. Ancora una volta, è proprio il caso di dirlo, il lunch match è indigesto ai rosa che restano a quota 31 in classifica. Sabato prossimo alle 18, per rialzarsi, con la speranza di aver anche recuperato qualche giocatore, arriva il Brescia. Le difficoltà in trasferta sembrano essere tornate e l’effetto Barbera torna a essere decisivo.

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