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Muñoz: “La concorrenza non mi spaventa”

Il difensore argentino: “Sono il più giovane, ma non rinuncio alla maglia da titolare”

PALERMO. In qualsiasi gruppo essere il più piccolo presenta qualche inconveniente. Lo sa bene Ezequiel Muñoz che in questi primi sei mesi ha capito sulle sue spalle quanto sia difficile giocare a soli vent’anni nel campionato italiano. Difficoltà d’ogni tipo: dalla marcatura di Eto’o alle burle dei compagni più grandi, Pinilla anzitutto, con quei falsi sms per fare ingelosire la sua Pepi. Ovvero Stefania, vicecampionessa del mondo di pattinaggio, che ormai s’è stabilita con «Chiqui» a Mondello. «Lo so, sono il più piccolo e devo imparare ancora tanto, dice Muñoz con quel suo vocione da baritono. Però sto migliorando di partita in partita, Rossi mi sta insegnando tante cose, è l’allenatore ideale per i giovani; era prevedibile che faticassi un po’ all’inizio. Questo campionato è durissimo, soprattutto tatticamente».
Sostituito a metà gara con la Roma, in panchina col Bari. E adesso, oltre Goian, c’è pure Andelkovic. Anche alla vigilia della gara con la Samp c’è aria di esclusione e dopo un girone d’andata sempre titolare per Muñoz è tempo di rimboccarsi le maniche. «Lo so, adesso siamo in quattro per due posti, ma la concorrenza non mi fa paura. Sono il più giovane, ma non per questo rinuncio alla maglia titolare. Farò tutto il possibile per giocare dal primo minuto, la sana concorrenza non mi spaventa. Nonostante tutto sono molto tranquillo».
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