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I rosa a Bari per vincere

Pugliesi in difficoltà e oggi anche gravati dalla assenze. Per il Palermo un'occasione da non perdere. Goian al posto di Munoz, guai muscolari per Pinilla che anticipa le vacanze

PALERMO. Per capire con quale stato d’animo Fabrizio Miccoli giocherà oggi al «San Nicola» ricordiamo solo che ieri s’è imbarcato sul volo che l’ha portato a Bari con un vistoso e variopinto cappellino a strisce giallorosse, ovvero i colori del Lecce. La sua squadra, eterna rivale appunto dei «galletti» baresi. Questo è il suo derby, per il capitano rosanero è la partita dell’anno, nella quale, lo sa bene, sarà fischiato fin dal momento in cui metterà piede in campo per il riscaldamento prepartita: è sempre stato così, e sempre lo sarà. Ovviamente il «Pibe di Nardò» sogna un gol, magari quello decisivo, da dedicare a parenti e amici che accorreranno dal vicino Salento e da ricordare per tutta la vita. Per il Palermo la «voglia matta» di Miccoli – che ha preparato meticolosamente l’impegno rinunciando in settimana a qualsiasi dichiarazione pubblica – è un’arma in più.
La squadra di Rossi cerca il botto di fine anno in un campo tradizionalmente difficile, dove in serie A ha vinto una sola volta (non al «San Nicola», ma nel suo «antenato», il «Delle Vittorie») e dove lo scorso anno fu suonata di brutto. Quella partita, la prima di ritorno, segnò il primo gol di Pastore in campionato e fu condizionata dall’espulsione di Liverani. Ma erano altri tempi: il Bari volava sulle ali dell’entusiasmo, mentre adesso la squadra di Ventura arranca disperatamente all’ultimo posto in classifica. Vittima di infortuni, di torti arbitrali (ma il Palermo non le è da meno) ma anche di se stessa e di precise scelte di mercato. Se vendi i migliori difensori (Bonucci e Ranocchia) è difficile ripetersi.
Per il Palermo un’occasione da prendere al volo, per chiudere l’anno meglio della passata stagione (26 punti aveva la squadra di Rossi al riposo natalizio) e restare sulla scia delle prime quattro. Il Bari non è rassegnato ma ci manca poco nonostante le dichiarazioni di rito e sarà privo di una serie di pedine importanti. Dovrebbero recuperare gli attaccanti Barreto e Kutuzov ma mancherà anzitutto il portiere, il belga Gillet, uno degli estremi difensori più continui degli ultimi anni, che peraltro contro il Palermo ha sempre fatto grandi partite. «Confidiamo» nell’emozione nel giovane Padelli. Insieme con Gillet dovrebbe mancare un’altra pedina fondamentale nel 4-4-2 di Ventura, l’esterno honduregno Alvarez, che l’anno scorso in entrambe le partite fece ammattire i rosanero con le sue accelerazioni. Magari Alvarez andrà in panchina ma dopo una colica appendicolare è difficile che possa essere al meglio. Non è male se non sarà della gara Almiron, che ha talento e grandi geometrie nei piedi.
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