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Palermo, addio ai sogni europei

I rosanero non vanno oltre il 2 a 2 contro lo Sparta Praga e salutano l'Europa League. Inutile l'ultima partita contro il Losanna. Per la squadra di Rossi reti di Rigoni e Pinilla

PALERMO. Addio Europa. Il Palermo non va oltre il pari (2 a 2) con lo Sparta Praga e lascia le residue speranze di andare avanti in Europa League con un turno di anticipo. Sarà inutile, infatti, l’ultimo turno in Svizzera contro il Losanna, perché proprio l’avversario di stasera ha mantenuto i quattro punti di vantaggio sui rosa. Anche stasera il Palermo non è riuscito a indossare il vestito luccicante del campionato.


La prova degli uomini di Rossi, infatti, non è stata certo scintillante. Anche se nulla si può dire sul piano dell’impegno. I rosanero ce l’hanno messa tutta, provando a portare a casa una vittoria che li avrebbe tenuti in gioco almeno fino all’ultima giornata del girone. Partita alla camomilla nei primi minuti di gioco. Il Palermo si rende insidioso quando Liverani riesce a innescare con le sue verticalizzazioni Pinilla e Pastore, ma non si registrano manovre degne di definirsi pericolose nei primi venti minuti. E come spesso accade in questi casi, la partita si sblocca sugli sviluppi di un calcio piazzato. A batterlo al 22’ è Liverani. La palla viene respinta dalla difesa dello Sparta e viene raccolta da Rigoni, che lascia partire un fendente sul primo palo, sul quale Blazek non può fare nulla. Primo gol in maglia rosanero per il giovane centrocampista. Nonostante il risultato sbloccato, la partita non si infiamma e rimane su ritmi bassi. La risposta dei cechi allo svantaggio, infatti, non è di certo veemente e questo non fa che agevolare il compito degli uomini di Rossi. Il secondo tempo, però, si apre come peggio non si potrebbe. Fa tutto Goian al 50’, che si fa rubare il tempo da Wilfried. Il difensore rumeno non può fare altro che agganciarlo da dietro e l’arbitro Strahonja concede il rigore allo Sparta. Oltre al danno, la beffa, perché Goian, già ammonito, viene espulso per doppia ammonizione.


Dal dischetto si presenta Kladrubsky. Benussi per poco non ripete il miracolo del rigore parato nella gara casalinga col Cska Mosca, intuendo la direzione della palla. Ma nulla da fare e lo Sparta pareggia. Rossi, a questo punto, corre ai ripari, inserendo Bovo al posto di Maccarone, con Pastore che si sistema alle spalle dell’unica punta Pinilla, come ordinato dal tecnico rosanero. I rosanero in inferiorità numerica, però, non ci stanno e quattro minuti più tardi è Liverani a guadagnarsi al 59’ il penalty, che Pinilla trasforma di potenza, spiazzando il portiere avversario. È tutta un’altra partita rispetto alla prima frazione di gioco. Lo Sparta sa che non può più temporeggiare se vuole portare a casa la qualificazione con un turno di anticipo e al 62’ risponde nuovamente ai rosa pareggiando col colpo di testa di Kucka, che colpisce sottomisura un cross dalla destra di Vacek. Di fatto finisce qui la partita, con mezz’ora di anticipo, perché da qui alla fine il Palermo non è stato più in grado di mettere in difficoltà lo Sparta, che è riuscito a controllare senza troppi patemi i tentativi sterili degli uomini di Rossi, che in inferiorità numerica non hanno avuto più la forza di reagire. Al 68’ finisce anche la partita di Liverani, che viene sostituito da Kasami. Buona la prova del regista rosanero al suo ritorno in campo dopo l’infortunio. Dopo il primo quarto d’ora frenetico di inizio ripresa, fatto di botta e risposta dal punto di vista dei gol e delle azioni, lo Sparta riesce ad addormentare nuovamente il ritmo del gioco e a mettere la gara sui binari preferiti, forte anche della superiorità numerica.


Ecco allora che Rossi prova ad accendere una nuova fiamma della speranza al 75’, gettando nella mischia Miccoli, che entra al posto di Pinlla. Ed è proprio sul piede sinistro del capitano che capita la palla della vittoria che avrebbe concluso un triangolo spettacolare con Cassani, ma la palla colpita da Miccoli sul passaggio di ritorno del terzino destro esce di un soffio. È l’unico sussulto durante il forcing finale dei rosanero, che sancisce l’addio all’Europa della squadra rosa. Agli uomini di Rossi saltano anche i nervi nei minuti di recupero e rimangono in nove. Ancora una volta, infatti, è Pastore, anonima la sua prova stasera, a essere espulso, autore di un brutto gesto di reazione su un avversario. Per lui è il secondo rosso, dopo quello rimediato nella gara contro il Cska Mosca. Il peggior modo per dire addio all’Europa.

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