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Rossi: "Un regalo per i tifosi"

L'allenatore rosanero dopo il successo col Catania: "Il risultato non inganni, abbiamo trovato un grande avversario". Pastore: "Per ora mi interessa solo il Palermo"

PALERMO. Dopo il terzo gol del Palermo al  Catania, quello della sicurezza, è entrato in campo, correndo  verso la curva: Delio Rossi si è liberato così dai veleni di una settimana da dimenticare. La vittoria nel derby contro il Catania, non solo rilancia la 'sua' squadra verso i primi posti  della classifica, ma restituisce tranquillità ai tifosi dopo l'annunciato addio di Maurizio Zamparini. "E' stata una partita tra due squadre che hanno tentato in tutte le maniere di superarsi - ha detto Rossi, in conferenza stampa -. Il risultato non deve ingannare, abbiamo giocato contro un grande avversario ed alla fine abbiamo avuto la meglio. In queste partite spesso non vince la tattica, ma la determinazione, la voglia di prevalere".    
La vittoria va condivisa con i tifosi che hanno incitato la squadra dall'inizio alla fine. "Siamo molto contenti di avere regalato questa gioia ai nostri sostenitori - ha aggiunto Rossi -. Anche dopo il pareggio abbiamo reagito bene. E' vero, in certi frangenti abbiamo rischiato, soprattutto nel primo tempo, ma ci può stare".   
Altra buona notizia viene da Fabrizio Miccoli, che sta  recuperando dopo il lungo infortunio. "Sapevo che nel derby  avrebbe dato tutto e l'ho messo in campo: ha fatto la sua  partita e tutto è andato bene", ha spiegato il tecnico.     
Poi c'é Javier Pastore, l'argentino autore della tripletta che ha regalato i 3 punti al Palermo. "La cosa importante di questo giocatore - ha sottolineato Rossi - è che ha sposato una causa. Non è uno di quelli che, appena segna un paio di gol, va a chiedere un aumento dello stipendio. Riesce a mantenere un profilo basso anche se finisce ogni giorno sui giornali e viene accostato a squadre di altissimo livello".     
Ad esaltare l'argentino sono arrivate anche le parole di Zamparini. "Pastore è un fuoriclasse, come lui pochi - lo ha elogiato il patron, che già si era detto disposto ad abbattere per lui il tetto d'ingaggi -. Dopo un altro anno a Palermo, di sicuro andrà in uno dei migliori club d'Europa. Io, invece, posso restare solo se cambiano le istituzioni del calcio. L'unica forma di lotta che ho a disposizione è la protesta".    
Pastore, a differenza di quanto afferma Zamparini, non vuol sentir parlare di trasferimenti. "Sono contentissimo di giocare nel Palermo, mi trovo benissimo con i compagni e con il presidente - ha spiegato -. Anche oggi tutto è andato bene.  Tre gol, per di più in un derby: sono troppo felice. Voglio ringraziare lo staff medico, appena 3 giorni fa stavo malissimo, oggi sto bene e ho disputato una grande partita. E' un momento buono per me, spero di continuare ad andare in Nazionale e di poter continuare a segnare nel Palermo. Quanto penso di valere? Io gioco a calcio, alla mia valutazione deve pensarci Zamparini".
Di tutt'altro umore l'allenatore del Catania, Marco Giampaolo. "C'é molto rammarico - ha detto -. E' una sconfitta che pesa, perché il Catania ha giocato molto bene. Il gol del 2-1 faccio fatica a spiegarlo razionalmente, molto probabilemnte stavamo ancora festeggiando mentalmente. Nonostante questo, poi abbiamo creato anche delle ottime opportunità per pareggiare, abbiamo mollato solo negli ultimi 10'". 

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