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Panini, pasta e bibite: i tifosi pronti per pranzare allo stadio

Il Palermo giocherà contro la Lazio alle 12.30 e gli appassionati stanno già prendendo le "misure" per non farsi mancare niente al Renzo Barbera. E gli ambulanti fiutano l'affare

PALERMO. Panino con le panelle, pizza a taglio, sfincionello o arancina. Se a Palermo la pasta a pranzo è sacra il Palermo lo è ancora di più. In vista della sfida tra i rosa e la Lazio, che si giocherà domenica ad ora di pranzo (12.30), o quasi, il popolo rosanero si prepara ad abbandonare il classico pranzo domenicale con lasagne o pasta al forno per tuffarsi nel «pranzetto» veloce prima di avviarsi verso il Barbera. E i bar nella zona si attrezzano per aumentare la quantità della produzione.



I tifosi sono tutti concordi: Pastore val bene un pranzo saltato. «Rinuncerò alla pasta - dice Claudio Messina - ma per il Palermo questo e altro. Mi vedrò con i miei amici un'ora prima della partita, mangeremo un panino con le panelle al volo e poi su in curva a tifare Palermo». Stesso programma per Riccardo Colletti. «Sarà contenta mia moglie - scherza - che per una domenica non dovrà cucinare per tutti i parenti. Se fosse così ogni settimana sarebbe un fastidio, ma una volta tanto è un sacrificio che si può fare». Poi ci sono quelli che... la pasta è buona anche fredda. «Prima di andare allo stadio - confessa Alberto Rupolo - mangerò un'arancina o una porzione di pizza. Ma dirò a mia moglie di conservarmi un piatto di pasta da gustare al ritorno, per recuperare delle fatiche del tifo». Alla faccia della dieta.



Intanto i gestori dei bar nella zona dello stadio si preparano all'annunciata invasione rosanero. «Sicuramente - dice il titolare del bar Golden, in piazza Karol Wojtyla - aumenteremo la produzione rispetto a quando la partita si gioca alle 15. Stiamo anche preparando dei pasti da portare via, ipotizzando che molti preferiranno mangiare allo stadio durante l'intervallo. È una novità anche per noi e cerchiamo di attrezzarci». Anche il Bar Alba di piazza Don Bosco si adeguerà. «Magari - spiega un responsabile - i tempi della gastronomia saranno anticipati prevedendo che alle 11 ci sarà un afflusso maggiore rispetto alle altre domeniche. Le arancine e i dolci comunque da noi ci sono dalle 7 di mattina fino a mezzanotte». Perplessa invece la proprietaria della gastronomia Di Giovanni che si trova in piazza Leoni. «Solitamente la nostra clientela - dice - è composta da famiglie che vengono a comprare il pranzo da portare via. Ma quando c'è lo stadio la strada è chiusa e raggiungerci diventa più difficoltoso. Domenica la strada verrà transennata prima e potrei perdere qualche cliente, mi auguro di recuperare con qualche tifoso che vorrà pranzare magari dopo la partita».



Sicuramente meno contenti della novità lo sono i gestori dei ristoranti. «Quando gioca il Palermo - afferma Marco Durastanti, titolare del ristorante Villa Costanza in via Pietro Bonanno 42 - c'è sempre un calo di clienti che si aggira intorno al trenta per cento. Domenica prossima per esempio avremmo dovuto inaugurare l'apertura domenicale a pranzo del nostro locale, ma visto che i rosa giocano alle 12.30 abbiamo deciso di rimanere chiusi e far slittare il tutto alla domenica successiva. Da tifoso sono contento - continua - così potrò andare allo stadio, ma da titolare di un ristorante un po' meno».
Cambiano anche le abitudini delle famiglie. Antonio Randisi ha due figli, Pietro di 20 anni e Ilaria di 8. «Di solito - racconta - la domenica mattina ne approfitto per portare mia figlia al Giardino Inglese, poi all'una c'è il pranzo in famiglia e se il Palermo gioca in casa, un'ora dopo mi preparo per andare allo stadio. Domenica invece mi sa che mia figlia dovrà rinunciare alle giostre». Contrariato anche Pietro. «Il sabato sto fuori fino a tardi - dice - e la domenica mi piace dormire. Invece stavolta dovrò svegliarmi prima». Si consoli Pietro, nella notte tra sabato e domenica tornerà l'ora solare e potrà dormire un'ora in più.



E dal profano si passa al sacro. In quasi tutte le chiese di Palermo la messa più seguita dai fedeli è quella delle 12. «Prevedo un calo dei partecipanti - afferma padre Antonio Garau, grande tifoso del Palermo - e molti sceglieranno di partecipare alla funzione delle 10 o a quella delle 18. Io vedrò solo il secondo tempo, durante il primo magari pregherò anche per i rosa».

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