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Ilicic non basta: Palermo ancora ko

Grande prova dello sloveno, ma l'Inter passa grazie a due acuti di Eto'o. Contestato dai rosanero l'arbitro Romeo per un paio di episodi molto dubbi

PALERMO. E' la terza sconfitta consecutiva in una settimana per il Palermo, ma forse quella con l'Inter è la meno pesante. I rosanero mostrano a tratti delle giocate spettacolari soprattutto con la novità interessantissima Ilicic, ma pagano ancora una certa inesperienza e un paio di decisioni arbitrali discutibili. Finisce due a uno per i milanesi, per Rossi c'è ancora molto da lavorare per ricostruire la squadra solida dell'anno scorso, ma con Miccoli sulla via del recupero tutto dovrebbe essere più facile.
Il tecnico romagnolo, incitato dal pubblico dopo le bacchettate di Zamparini, sceglie la linea slovena. Concede un turno di riposo a Liverani e si affida a Bacinovic in cabina di regia, lascia Hernandez unica punta e alle sue spalle piazza Ilicic e Pastore. Benitez dà a Stankovic le chiavi della squadra in assenza di Sneijder, non schiera Coutinho, dando fiducia ai più collaudati Pandev ed Eto'o a supporto di Milito.
L'Inter tiene il pallino del gioco nei primi 25 minuti. Eto'o sulla sinistra e Pandev sulla destra sfondano come e quando vogliono, Cassani e Balzaretti vanno in bambola. Stankovic onora bene il ruolo di vice Sneijder e ispira tutte le occasioni nerazzurre. La più grossa al 13' con il serbo che approfitta di un errore di Bacinovic e spara una botta che prima finisce sulla traversa e poi sulle spalle di Sirigu. Nulla di fatto per i nerazzurri.
Il Palermo si affida spesso al lancio lungo oppure alle iniziative di Pastore, molto fumo e poco arrosto. Hernandez sembra troppo solo là davanti e combina pochissimo. I rosanero conquistano il primo calcio d'angolo al 25', un minuto dopo con Ilicic vanno finalmente al tiro e al 27' trovano il vantaggio. Il gol nasce sull'asse Ilicic-Pastore, col primo che mette l'argentino da solo davanti a Julio Cesar, El Flaco si fa ipnotizzare ma la respinta finisce sui piedi dello sloveno numero 72 che mette dentro di piatto destro.
Dopo la rete del vantaggio, il Palermo esce un po' dal guscio, ma è l'Inter a tenere il controllo della partita. Il Principe nerazzurro però dimostra ancora una volta di essere rimasto a Madrid e al 31' si mangia un'occasione colossale sparacchiando addosso a Sirigu. Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo le squadre tirano un po' il fiato con i campioni d'Europa che sprecano un paio di calci piazzati favorevoli con Stankovic e Chivu.
La ripresa è simile al primo tempo, ma l'Inter è molto più lenta, il Palermo invece trova incisività nelle ripartenze. La strada sembra in discesa per Cassani e compagni e Bacinovic al 5' potrebbe mettere una seria ipoteca sulla partita, ma il suo rigore in movimento si spegne sulle mani di Julio Cesar.
Tra il 17' e il 24' però l'Inter ribalta la situazione con una doppietta di uno strepitoso Eto'o, che prima sfrutta un assist di Milito e poi finalizza una splendida azione costruita da Stankovic e Maicon.
Un paio di minuti dopo l'episodio che avrebbe ancora una volta potuto cambiare le sorti della gara. Cassani dopo un duello in velocita con Chivu viene atterrato dal romeno, ci sarebbero gli estremi per il rigore, ma Romeo non fischia, facendo infuriare il pubblico che lo becca sino al fischio finale. Altro contatto da rivedere, ma probabilmente meno netto quello tra Hernandez e Samuel.
Da lì in poi, la partita viene spezzettata dalla girandola di cambi, nota di merito ai ventidue giocatori in campo che nonostante l'aria pesante riescono a mantenere la calma. C'è spazio per uno slalom delizioso di Pandev concluso con un sinistro di poco a lato e a tre minuti dalla fine per il palo clamoroso di Pastore che spegne definitivamente il tentativo di rimonta rosa. Finisce con i tifosi che beccano l'Inter e l'arbitro, poco convincente nella gestione generale del secondo tempo e con i giocatori che si abbracciano, si scambiano le maglie e raccolgono gli applausi dei rispettivi sostenitori.

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