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Tour de force in arrivo: Sparta poi Inter

I rosanero, ancora senza punti in campionato, fra Europa League e campionato, dovranno incontrare nelle prossime settimane nell'ordine Sparta Praga, Inter, Juventus, Lecce e Losanna

PALERMO. Una sconfitta che fa male, per come è maturata e perché ha inaugurato nel peggior modo possibile un settembre che si prevede particolarmente intenso per il Palermo. I rosanero, ieri usciti a testa alta dal Rigamonti di Brescia, ma senza alcun punto in saccoccia, fra Europa League e campionato, dovranno incontrare nell'ordine Sparta Praga, Inter, Juventus, Lecce e Losanna. Cinque sfide in soli 17 giorni. Praticamente una partita ogni poco più di 3 dì. Ci vorranno gambe, testa e grande determinazione, per evitare figuracce come quelle del primo tempo disputato al cospetto delle 'rondinelle' dell'ex Beppe Iachini, ieri, in Lombardia.
Ma ci vorrà anche l'organizzazione giusta, quella sulla quale sta lavorando l'allenatore Delio Rossi che, questa volta almeno, non è stato investito dagli strali del presidente Maurizio Zamparini che, dopo il primo ko in campionato, se l'è preso un po' con l'arbitro (il rigore su Caracciolo non c'era, come hanno dimostrato le moviole), un po' con la sfortuna. A fare la differenza, però, alla fine, sono state le parate di Matteo Sereni.
I prossimi avversari si chiamano Sparta Praga (giovedì, in trasferta) ed Inter (domenica, al Barbera), al Palermo non resta che rimboccarsi le maniche e sperare nel fattore casa: l'atmosfera vibrante del Barbera ha sempre sostenuto i rosanero, anche nei momenti difficili, ma è chiaro che il dispendio della trasferta nella città di Franz Kafka finirà per fare la differenza, fors'anche più del divario tecnico-tattico fra le due squadre.
Di certo, la sfida contro i pluricampioni nerazzurri di Benitez già accende l'entusiasmo in città, più dell'esordio nella fase a gironi dell'Europa League che, prima ancora di mettere piede in campo, rischia di diventare un pesante fardello per un Palermo giovane, frizzante e reattivo quanto si vuole, ma messo ancora senza vittorie in campionato.
"Non bastano solo i piedi buoni per vincere le partite – ha dichiarato il terzino destro, Mattia Cassani, a Sky Sport 24 -. Invece, ci vuole parecchia umiltà, bisogna essere determinati. Della partita di Brescia abbiamo parlato con l'allenatore e siamo consapevoli che non abbiamo fatto bene: cercheremo di rifarci".
Cassani ha anche parlato del campionato-spezzatino, ribadendo quanto già detto nei giorni scorsi: "Non piace a nessuno questa suddivisione delle partite, ma ogni tanto penso si possa fare".

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