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Finisce in rissa il test con l'Iraklis

Partita a centrocampo, un fallaccio a centrocampo e l'espulsione di Barrientos scatenano gli animi. L'arbitro sospende la gara

ROMA. Il caldo rende nervosi e anche un'amichevole può divenire una battaglia: è finita in rissa e poi sospesa al settantesimo Catania-Iraklis, test per la squadra etnea impegnata nel ritiro estivo di Pinzolo.     
Dopo Cagliari-Bastia, un altro incontro non arriva al novantesimo, con i giocatori in campo che si fanno prendere la mano, sfogando tensione e rabbia dopo il gol del vantaggio di Simone Pesce che è valso il momentaneo 1-0 prima della sospensione.    
E, dopo l'ennesimo fallaccio a centrocampo e l'espulsione di Pablo Barrientos, brutta scena di calci e spintoni. Situazione che sfugge di mano e l'arbitro manda tutti anticipatamente sotto la doccia.  "Non doveva accadere - ha detto in conferenza stampa l'allenatore del Catania Marco Giampaolo - non ci sono alibi. A prescindere dalle responsabilità bisognava tener presente, da parte nostra, che l'obiettivo finale era quello di completare la partita e di conseguenza questa fase di lavoro. La sospensione rappresenta una sconfitta per tutti. Peccato".    
Sul piano tecnico, il bilancio del periodo trascorso a Pinzolo è invece positivo: "Stiamo crescendo, sono soddisfatto della qualità del lavoro fin qui svolto". Calciatori e tecnici usufruiranno di due giorni di riposo. Nuovo raduno lunedì a pranzo ad Assisi, dove nel pomeriggio dello stesso giorno il Catania tornerà in campo per la prima seduta della terza fase del ritiro pre-campionato.

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