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Lo Monaco: Biagianti attaccato alla maglia

L'amministratore delegato etneo: "I tifosi devono essere fieri di Marco. Il mercato italiano è fermo perché non c'è una lira"

CATANIA. I motori sono già accesi. Il Catania verrà presentato ufficialmente sabato pomeriggio nell'aula magna dell'Università e domenica partirà per il ritiro in Trentino, ma da stamattina i rossazzurri sono a tutti gli effetti in pista.     
La conferenza stampa svoltasi ad Aci Castello per svelare i dettagli della prima fase della preparazione estiva (a Rumo, in  Val di Non, da lunedì prossimo al 18; a Pinzolo, in Val Rendena, dal 19 al 31 luglio; seguirà una fase conclusiva ad Assisi dal 2 all'8 agosto) è stata l'occasione per definire le strategie di mercato degli etnei.     
Grande protagonista l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco, che ha esordito prendendo spunto dal mancato trasferimento di Biagianti al Palermo: "Biagianti ha un attaccamento alla maglia che non ho mai visto in altri giocatori - ha detto Lo Monaco - abbiamo preso in considerazione l'offerta del Palermo perché era doveroso farlo, ma sono felice che Marco sia rimasto. I nostri tifosi devono essere fieri di lui".    
Ceduto Martinez alla Juventus, i sostenitori rossazzurri aspettano i primi colpi in entrata, a cominciare dagli argentini Milton Caraglio e Ariel Paglialunga, rispettivamente attaccante e centrocampista del Rosario Central, e dal centrocampista José Sosa, il cui cartellino è di proprietà del Bayern: "Per Caraglio e Paglialunga aspettiamo risposte - spiega Lo Monaco - purtroppo la situazione societaria del Rosario Central è ingarbugliata. Abbiamo formulato un'offerta chiara che è stata accettata dagli argentini, ma il susseguirsi di novità nei quadri dirigenziali della controparte non ci dà garanzie. Sosa? Abbiamo fatto una proposta al Bayern Monaco, ma il giocatore ha emolumenti talmente elevati da rendere molto difficile un suo trasferimento al Catania o in un'altra formazione di Seri A ". "La verità - continua Lo Monaco - è che il mercato italiano é fermo, non c'é una lira. Guardate i movimenti delle grandi, davvero limitati, e mi darete ragione. E' una spia da prendere seriamente in considerazione e che fa il paio con il fallimento del nostro sistema calcio ai recenti mondiali. Siamo alla canna del gas".    
Sul fronte delle cessioni, Lo Monaco risponde a muso duro a Lionello Manfredonia, procuratore di Mirko Antenucci. L'agente ha chiesto per il suo assistito, reduce da una bella stagione in B ad Ascoli (24 reti), un aumento dell'ingaggio. "Manfredonia é il due di coppe quando la briscola è a denari - ha commentato l'ad del Catania - certe considerazioni, se vuole, le faccia a casa sua. Si metta in testa che Antenucci è un giocatore del Catania, un patrimonio sul quale la società ha investito quando nessuno credeva in lui. Il ragazzo guadagnerà il giusto e se ne sarà capace dimostrerà quanto vale nel prossimo campionato. Se non ha voglia di giocare qui, Antenucci sappia che trascorrerà i prossimi due anni di contratto sul punto più alto del Massimino a guardare gli altri giocare".    
L'organico, comunque, sarà ridotto, anche se tutti i possibili partenti (Terlizzi, Ricchiuti, Bellusci) partiranno in ritiro con la squadra. "E' difficile gestire un organico di trenta elementi - ha concluso Lo Monaco - è normale che qualcuno dei giocatori con meno spazio a disposizione possa andare via. Si dice che la Reggina sia interessata ad alcuni dei nostri tesserati, ma vi assicuro che sinora non ho avuto alcun contatto con la società calabrese". 

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