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Miccoli: Palermo vale più dei soldi

Il capitano rosanero spiega i motivi che lo hanno spinto a rifiutare la ricca offerta del Birmingham: "Zamparini mi ha ribadito la fiducia, è bastato questo"

PALERMO. Guardarsi negli occhi, come due innamorati, e capire che una storia che sembrava finita, in realtà è un amore ancora vivo, pronto a continuare ancora per anni. E' un po' quello che è successo tra Fabrizio Miccoli e Maurizio Zamparini. Tra di loro è bastato un incontro, in un ristorante di Roma tre giorni fa, per allontanare un'amante inglese che ha cercato di portare via da Palermo il capitano rosanero, cercando di ammaliarlo con argomenti di certo non ignorabili.
Argomenti che parlano di un contratto di quattro stagioni a tre milioni all'anno. Questa proposta indecente è stata sventolata oggi in conferenza stampa dallo stesso Fabrizio Miccoli, che ha mostrato il fax arrivato dall'Inghilterra e ha ammesso che questa offerta arrivata dal Birmingham City lo ha fatto seriamente vacillare per giorni fino all'incontro con Zamparini. “Ho voluto vedere io il presidente. Prima di incontrarlo, con la testa ero già a Birmingham. Dopo averlo guardato negli occhi, ho capito che col cuore volevo restare a Palermo, e sono contento di aver preso questa decisione”. Queste le parole del Romario del Salento, che ha incontrato la stampa al Barbera, accompagnato dal suo agente Francesco Caliandro, dal suo amico Giovanni Tedesco, e dal suo angelo custode, il fisioterpista Franco Chinnici, che lo sta seguendo passo passo nella via del recupero post intervento.
La voce di Miccoli è rotta dall'emozione, quando inizia la conferenza. Una conferenza, che ha avuto come sottofondo costante i cori dei tifosi rosa per il proprio capitano. Miccoli ha ringraziato il club inglese per l'offerta e il suo procuratore per non avergli mai fatto pressioni a tresferirsi in Inghilterra. Tutta una questione di cuore, dunque, quella che ha trattenuto Miccoli in Sicilia e di motivazioni, come egli stesso ha spiegato. “Con il presidente non abbiamo parlato di soldi. Da lui volevo solo sapere se lui e la società credono ancora in me”. La risposta del numero uno rosanero è stata positiva, ed ecco perchè Miccoli ha deciso di rimanere, per quella che rappresenta la decisione più importante della sua carriera, come egli stesso l'ha definita. “Una scelta che dimostra, inoltre, quanto tenga alla società, alla città e ai miei compagni. Prolungamento del contratto? Sarà il presidente a decidere come e quando”. Miccoli ha poi raccontato quali altri fattori hanno fatto pendere la sua scelta verso la permanenza in rosa. “Ho parlato tanto con mia moglie, che mi ha detto quanto fosse complicato ricominciare di nuovo tutto da capo in un altro paese con due figli piccoli. E poi c'è da dire che a trentuno anni – ha concluso Miccoli - non ero molto motivato a rimettermi in discussione in un altro paese e in un altro calcio”.

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