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Zamparini: Sabatini? Ne riparliamo a maggio

Il presidente fa il punto sul calciomercato: riprenderei Amauri, Bresciano andrà via. Di Kjaer si vedrà in primavera

Palermo. Chi rimane, chi parte (o è ancora in dubbio se partire o meno), e chi poteva arrivare. Maurizio Zamparini, in visita oggi alla squadra, parla dei giocatori attorno ai quali girano insistentemente voci di mercato. Il presidente rosanero parte da un nome vecchio, ma che evoca dolci ricordi ai tifosi rosanero. «Amauri lo riprenderei subito alle mie condizioni. Peccato che ha ripreso a segnare e non lo lasceranno, sennò lo avrei riportato qui».
Zamparini prosegue, poi, parlando di Mark Bresciano. «Credo siano pochissime le possibilità che rimanga anche a fine stagione. Penso questo, perché ritengo strano che di fronte a un’offerta, non sia ancora arrivata risposta». A proposito della situazione di Bresciano, molto simile a quella di Simplicio, Zamparini chiarisce perché sia più opportuno dare maggiore spazio a giocatori appena arrivati in cambio di chi sa di andare via. «Io non sono come Lotito, che non li farebbe giocare più. Continuerei a farli giocare, perché sono degli ottimi professionisti, ma darei la preferenza a chi resterà a giugno. Anche perché, secondo me, chi sa di andarsene, dà di meno sul campo. È un fatto naturale, non di disonestà, che succede anche in ambito lavorativo». Zamparini, inoltre, cerca di alzare le difese dagli attacchi ai giovani talenti rosanero. «Su Pastore il Milan ha fatto un errore, e me lo conferma spesso anche Braida. Solo che a giugno non glielo darei mai. Con Kjaer, invece, ho già parlato e ho avuto conferma di avere a che fare con un giovane che dimostra di essere già un uomo. Decideremo con i suoi genitori in primavera. Dipenderà anche dal piazzamento del Palermo in campionato».
Se Kjaer dimostra di essere già un uomo nei comportamenti, non altrettanto avrebbe fatto in questi giorni Mchedlidze, che Zamparini ha definito un ragazzino di quindici anni, che segue l’esempio di cattivi maestri. Un’altra questione spinosa è legata al futuro di Edinson Cavani. «Ha avuto qualche dubbio, anche perché influenzato dai procuratori, ma spero che anche per l’anno prossimo ci sia lo stesso attacco di quest’anno».
Non solo giocatori. Zamparini si sofferma anche sul futuro di Sabatini, il cui contratto scade a giugno. «I contratti a breve scadenza che io do sono uno stimolo. A maggio analizzerò la situazione». Zamparini ha poi detto che si sente comunque soddisfatto dell’operato di Sabatini, anche se ha poi lanciato un paio di frecciate al suo ds. «Gli ho detto che sabato avevamo la stessa formazione dell’anno scorso. Questo può essere un bene, ma anche un male. E poi abbiamo fallito qualche colpo importante nel mercato di gennaio», in cui non è stato usato quello che il presidente del Palermo definisce il “metodo Pastore”.  Zamparini non fa nomi, ma alla domanda se uno di questi colpi fosse Ljajic, finito poi alla Fiorentina, il presidente ha confermato. «Sì, è così. È la seconda volta che la Fiorentina ci soffia un giocatore. Speriamo le vada male come fu la prima volta (per Kuzmanovic, ndr)».

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